Il parere della scienza sulla meditazione, la preghiera e la fede….

 (immagine di La Repubblica.it)

Il video dell’intervista al  Primario Neurologo Piero Barbanti, è su Rai play, probabilmente dovrete registrarvi per poterlo visionare. E’ la puntata del 1 Novembre 2018 di Geo e Geo: ecco l’introduzione della conduttrice: “Primo novembre, per i cristiani è la festa di tutti i santi. Da sempre l’uomo cerca e coltiva una propria sfera spirituale in cui trovare rifugio, conforto, sicurezza per il futuro e questo vale per tutte le religioni del mondo. Ma cosa succede al nostro cervello quando preghiamo o meditiamo? C’è un legame tra fede spirito e cervello? Lo chiediamo a Piero Barbanti, Primario Neurologo dell’Istituto Scientifico San Raffaele Pisana di Roma”

https://www.raiplay.it/video/2018/11/Spiritualita-e-mente-c0938cae-8a48-43fb-940f-848a8a86c908.html

Il Cristo arrivato dal mare in liguria il 13/3/18 e la Lettera di Maria

   Sulla spiaggia di Prelo, a San Michele di Pagana, nei pressi di Portofino, è stato trovato un crocifisso ligneo, INTATTO, nonostante la presenza di molti scogli, dopo la mareggiata del 13 marzo. E’ libero” dalla sua croce. Pare di manifattura ligure e non si ha idea da dove venga, al momento. Viste le sue condizioni, si presume che il Suo viaggio non sia stato lungo. Ha soltanto perso la Sua Croce, ma se vogliamo cogliere la simbologia dell’accaduto, può anche rappresentare  la speranza  di un profondo riscatto per noi, finalmente liberi dalla Croce. I fedeli hanno accolto ovviamente l’oggetto sacro arrivato dal mare, proprio durante i giorni della preparazione alla Pasqua. Hanno allestito il Sepolcro attorno al “Cristo Ritrovato”. E’ una bellissima indicazione di qualcosa che potremo comprendere solo in seguito. Ricorda, in qualche modo, il ritrovamento in mare nel 1783 a Santa Margherita Ligure, della Madonna della Lettera di Messina, quattro mesi dopo il devastante terremoto che aveva distrutto gran parte della città. La Madre aveva trovato rifugio in mare, e i messinesi hanno in seguito creato un’altra statua, assieme a gran parte della città. Eccovi il racconto fedele del ritrovamento: http://www.levantenews.it/index.php/2015/12/06/santa-a-spazio-aperto-la-madonna-della-lettera/              Come mai un appellativo così particolare per la Madonna, che  vediamo già dallo stretto vegliare su Messina?  (“Vos et ipsam Civitatem benedicimus” (“Benediciamo voi e la vostra Città”) è il riassunto della benedizione di Maria per la città.

Secondo la tradizione nel 42 d.c. San Paolo giunse a Messina per convertire la popolazione, pronta ad accoglierlo. L’apostolo parlò anche di Maria, Madre di Cristo. I messinesi vollero incontrarLa in Palestina e la storia narra, che accadde il 3 giugno dello stesso anno. La Vergine, scrisse per gli ambasciatori messinesi, una lettera di Benedizione per la città e i suoi abitanti, legandola con una ciocca dei suoi capelli. I capelli della Madre, vengono portati in processione, ogni anno durante la festa a Lei dedicata: il 3 giugno. Molti i miracoli di Maria per i messinesi, dall’arrivo di vascelli carichi di grano durante le carestie, alle apparizioni e l’arrivo miracoloso di ben altre due icone della Vergine dal mare.  Della lettera originale non vi è più traccia, ma i testi storici riportano le seguenti parole: “Maria Vergine, figlia di Gioacchino, umilissima serva di Dio, Madre di Gesù Crocefisso, della tribù di Giuda, della stirpe di Davide, salute a tutti i Messinesi e benedizione di Dio Padre Onnipotente. Ci consta, per pubblico strumento, che voi tutti con fede grande avete a noi spedito Legati e Ambasciatori e confessate che il nostro Figlio, generato da Dio, sia Dio e uomo, e che dopo la sua risurrezione salì al cielo, conoscendo voi la via della verità per mezzo della predicazione di Paolo Apostolo eletto. Per la qual cosa, benediciamo voi e la stessa città, della quale Noi vogliamo essere perpetua protettrice. Da Gerusalemme”   – tratto da: http://www.tempostretto.it/news/fede-tradizione-madonna-lettera-origini-storia-culto-mariano-messina.html 

L’umile Maria sapeva scrivere? Se ha partorito Dio, non ho problemi a credere che fosse giunta all’onniscenza, ma poco importa. La Sua presenza, la fede in Lei, ha salvato molte persone e il ritorno di oggetti sacri che giungono a noi dal mare, come durante i tempi che sembravano totalmente perduti, rincuora molto, moltissimo. Che lo stupore di fronte ai miracoli ci avvolga e ci ricordi che tutto è possibile!

2 miracoli durante questa Pasqua ortodossa a Gerusalemme?

  Del miracolo assolutamente straordinario e non “tradizionale”, come quello del FUOCO SACRO che si ripete ogni anno da secoli, durante la Pasqua ortodossa nel Santo Sepolcro a Gerusalemme, purtroppo non abbiamo ancora trovato abbastanza riscontri. Possiamo solo dire che: ci è arrivato un breve filmato, da persona fidata, assolutamente amatoriale e alquanto confuso, dove si vedono delle macchie rosse affiorare dalla lastra del Santo Sepolcro di Gesù, durante una celebrazione di quest’ultima Pasqua Ortodossa dell’8 aprile. Qualcuno dice che si tratta di sangue, ma non potendo verificare la notizia, non ci spingiamo oltre. Del mistero del “FUOCO SACRO” invece, si possono avanzare delle spiegazioni più accreditate. Da secoli, mentre il Patriarca ortodosso prega il Sabato Santo, nella cripta del Santo Sepolcro, pare scenda una pioggia di fuoco lungo le pareti fino a giungere all’altare. A volte il Patriarca passa del cotone sull’altare per raccogliere le fiamme necessarie ad accendere le 33 candele rituali, altre volte le stesse candele si accendono da sole…Tutto il popolo attende questo segno Divino con grande trepidazione e gioia. Desta ancora maggior stupore il fatto che si tratti di una fiamma fredda, che per la prima mezz’ora dalla sua comparsa, non emani calore e non bruci. I fedeli si purificano tranquillamente con questo fuoco, passandolo addirittura sui capelli, senza che nessuno si sia mai bruciato. Dopo questo breve tempo, la sua colorazione muta assieme alla sua temperatura. Il miracolo accade solo in presenza del Patriarca ortodosso. Ciò lascia pensare che gli ortodossi abbiano preservato nei secoli, questo incredibile segreto. Nell’interessantissimo articolo che troverete a questo link: http://www.shan-newspaper.com/web/misteri/453-il-mistero-del-fuoco-sacro-di-gerusalemme.html    si parla anche degli esperimenti compiuti nel 2008 dal fisico russo Volkov. Lo scienziato attribuisce il miracolo alla presenza di un forte spettro di radiazione elettromagnetica. Nel momento in cui si accendono le candele, si riscontra una scarica elettrica a bassissimo amperaggio, che non può danneggiare le persone.  Talvolta si presenta anche un altro fenomeno collegato a questa forma di energia: quello delle Sfere Luminose, fotografate dai presenti che addirittura vengono  sfiorati da esse e vedono, in contemporanea,  le loro candele venire accese.  Ricerche storiche affermano che già i Romani avessero conoscenza sufficienti a ingenerare fenomeni simili (vedi il mistero delle lampade eterne che illuminavano gli alloggi degli imperatori senza olio o altro combustibile noto)…Ma la notizia storica, che più può affascinare, anticipando di millenni gli effetti speciali di un certo cinema attuale, è quella del romano Servio Tullio: “Era della convinzione che già i primi abitanti della Terra non avevano mai portato il fuoco ai loro altari, in quanto riuscivano attraverso la preghiera a portare giù dal cielo il Fuoco celeste. ”  Prima di rimandarvi al prossimo approfondimento dei misteri della religione ortodossa, è  d’obbligo notare questo squarcio in una delle  colonne  della Basilica. Gli Armeni nel 1549 vollero escludere il Patriarca Ortodosso dal cerimoniale del fuoco, pensando di potersi “impossessare” del segreto, facendolo attendere vicino a queste colonne, esterne alla cripta…Il fuoco si accese proprio accanto al Patriarca, lasciando questo segno.

  Fede, forze sovrannaturali, conoscenza, energia elettromagnetica dei luoghi, forze collettive in grado di materializzare eventi, antica magia, intervento Divino…Chi o cosa dona, attraverso questo rito  religioso, tanta speranza, fede e gioia a questo popolo, avvicinandolo sempre più al Divino? Siamo felici che accada e che il mistero persista, spingendoci a continuare a cercare.

Scoperta Melodia del Manto Madonna di Guadalupe…

 Una musica sublime “scoperta” dalla sovrapposizione delle stelle e dei fiori del Manto della Madonna di Guadalupe sul pentagramma. Questo è soltanto uno dei molti fenomeni straordinari della “Tilma”, il telo vegetale sul quale apparve l’immagine Sacra nel 1531. Dal disegno vedrete la perfetta corrispondenza con le costellazioni come si presentavano in Messico all’epoca, ma ancor più strabiliante è quel che non si vede a occhio nudo. Dopo aver letto tutti gli esami scientifici effettuati sulla Tilma, si può affermare che sia Materia Vivente! https://tanogabo.com/il-mantello-della-vergine-di-guadalupe/   La temperatura costante di 36,6 gradi, la dilatazione delle pupille, il battito cardiaco e altri enigmi che sfidano la scienza ancor oggi. Concedetevi un momento per ascoltare questa musica “realmente celestiale”:                         https://www.youtube.com/watch?v=N3h3REh041I                 Non so voi, ma credo che certi misteri ci conducano alla ricerca di verità sempre più grandi e che aiutino ciascuno in modi e su piani diversi.                                                        Altre fonti:

http://www.lastampa.it/2012/12/08/vaticaninsider/ita/nel-mondo/larmonia-perfetta-della-madonna-di-guadalupe-1GIzjzIr2uYv3yW6EKGZPM/pagina.html

Exit mobile version
%%footer%%