Fascicolo della Forestale sull’avvistamento di Fate, Gnomi e Folletti

L’Adnkronos ha scovato un dossier del Corpo Forestale dello Stato, che raccoglie le testimonianze (con tanto di foto, purtroppo molto sgranate, ma in certi momenti è difficile fare le cose con calma) di avvistamenti di fate, folletti, gnomi e altre creature del bosco. La foto che vedete, fu scattata da un banchiere che si era fermato lungo l’Appennino Tosco Emiliano (zona di maggiori avvistamenti) per montare le catene da neve e si era accorto che a pochi metri da lui, questa creatura dalle sembianze umane, vestito come nelle favole della nostra infanzia, stava mangiando della neve. Vi ricordate le vecchie puntate del Maurizio Costanzo Show, dove intervenivano persone con vissuti straordinari? Tra essi un uomo, di cui non ricordo il nome purtroppo. Raccontò in più puntate le sue esperienze con queste deliziose creature, sempre sull’Appennino Tosco Emiliano. Le sue narrazioni misero tutti di buon umore e il suo fervore sembrava garantire l’autenticità delle sue parole. Chi non ha sorriso all’idea che gli Gnomi viaggiano a cavallo delle oche, che devono somministrare degli infusi calmanti alle loro mogli, perché sempre troppo desiderose di far l’amore e che cercano sempre di curare le piante che abbiamo calpestato camminando nei boschi? Spiegò inoltre che ci è così difficile vederli, perché sentono l’odore dei nostri piedi (che mal sopportano) a chilometri di distanza. Credo proprio di averne incontrato uno in Irlanda, sul monte Tara, accanto a una fontana sacra e a essere sincera, anche in altre situazioni; ma davanti a loro, lo stupore e la meraviglia è tale, che non ho mai avuto la prontezza di fotografarli…Temo di infastidirli o di mancare loro di rispetto in qualche modo. Ma la gioia che ti lasciano nel cuore, rimane. Persino i miscredenti sanno che le bugie si basano su una qualche verità, a maggior ragione, le favole e le leggende. A livello esoterico tutte queste figure hanno dei compiti ben precisi e vengono definiti come ELEMENTALI.

Gli gnomi e i folletti governano l’elemento Terra -Le ondine l’elemento l’Acqua – Le salamandre l’elemento Fuoco e calore – Le Silfidi l’aria e la Luce – Possiamo sempre evocare il loro aiuto per far crescere al meglio le nostre piante. Povere creature, in questa epoca sono così oberate di lavoro. Sia nel nostro immaginario collettivo, sia nelle poche foto scattate loro, sono così belli che trovo quasi doveroso credere in loro. E voi? Avete delle foto da condividere? Sarebbe una gioia per tutti

https://crepanelmuro.blogspot.com/2015/04/forestale-un-fascicolo-sugli.html?fbclid=IwAR0M1mJvppV2v2URQGWN77tmTbYJIDhehJMiVl2K09ezm0gpXbx-q0ixFp0

https://condividereconoscenze.wordpress.com/2007/11/05/gli-esseri-elementari-della-natura/

Alzarsi alle 4 il giorno di San Giovanni per beneficiare del momento più fertile dell’anno

 Come m’insegna un amico alchimista, alle quattro/cinque del mattino, del giorno di San Giovanni (24 giugno) si raccoglie lo sperma cosmico. E’ la rugiada che si posa sulle foglie e contiene la massima fertilità in ogni senso, spirituale compreso. Ho avuto la fortuna di bere alcune gocce, che l’amico alchimista aveva sottoposto ai lunghi e misteriosi processi di quest’arte e…Ho provato una sensazione di benessere e di vitalità inesplicabili. Peccato che avesse terminato le scorte! Noi profani dell’alchimia, possiamo comunque beneficare di questa forza; come le donne, che si sono sempre rotolate sull’erba durante quest’alba, per aumentare la propria fecondità oppure bevendo le gocce che troviamo sulle foglie. E’ l’attimo migliore in assoluto per raccogliere le erbe curative e i frutti. Si può anche porre una ciotola di vetro, colma d’acqua, sul balcone la notte prima, affinché venga impregnata dalle preziose radiazioni cosmiche. Secondo la tradizione, pare che sia pure un momento straordinario per comunicare con tutti gli spiriti della natura: gnomi, folletti e fate, per chiedere il loro aiuto.Qualche volta rispondono in maniera davvero inaspettata…Perché privarsi della possibilità di riuscirci? Cerchiamo quanto meno di ringraziarli perché custodiscono, molto meglio di noi, questa meravigliosa Terra. Felice San Giovanni a tutti




Modi antichi per Aiutare Madre Natura anche oggi

Basta poco per fare la differenza

  La giornata mondiale della Terra, oggi 22 aprile. Fino a 50 anni fa, sarebbe stato inutile addirittura pensare a  una giornata simile, perché Madre Natura veniva omaggiata tutti i giorni. Il parroco del paese veniva a benedire le terre anche 2 volte l’anno. Si recitavano i salmi e altre preghiere (purtroppo la maggior parte di esse moriranno assieme agli ultimi anziani che le conoscono) a protezione dalle calamità naturali. Uno dei miei ricordi più struggenti di mio padre, è quando lo colsi di sorpresa, mentre ringraziava l’albero che ci aveva dato delle pesche così belle e ne accarezzava le foglie. Si festeggiavano gli equinozi e i solstizi, si ammirava il cielo stellato, si conoscevano le erbe e si seguivano i ritmi lunari per i lavori. I bambini crescevano ascoltando racconti sugli gnomi, i folletti dispettosi, le fate, le salamandre, le ondine e i ricercatori dello spirito, conoscevano le forze degli elementali. Questo è solo un misero accenno all’importanza che l’umanità ha sempre riconosciuto alla Terra, alla Dea Madre, considerandola la sposa di Padre Cielo. A questo link troverete la storia, antica quanto noi pellegrini di questa Terra: https://it.wikipedia.org/wiki/Grande_Madre

In sud America il culto è ancora molto sentito e festeggiano la PACHAMAMA in diversi modi:http://comune-info.net/2014/08/pachamama/

Noi che possiamo fare? Sappiamo che la maggior parte dei danni sono provocati da uno sfruttamento sconsiderato, bieco ed egoistico da parte di pochi potenti della terra, ma ricordiamoci che di fronte al Creato, la nostra intenzione vale quanto la loro e noi siamo molti di più!  Oltre a ridurre gli sprechi, fare la differenziata, firmare petizioni – occorre stimolare un risveglio delle coscienze e questo vale per al maggior parte dei problemi che affliggono l’umanità.  Ringraziamo, benediciamo, offriamo, spargiamo positività, seminiamo, preghiamo e cerchiamo d’insegnare ai bimbi, ai ragazzi, ad apprezzare le meraviglie del Creato. Regaliamo tempo, amore e apprezzamento alla nostra Terra, fonte della nostra vita qui, accompagnando i ragazzi a guardare un prato fiorito, piantando assieme a loro semi in luoghi devastati (vedi la tecnica dei seed balls: http://www.apuaneducazione.it/materiale_laboratori.html

Che questi gesti d’amore ci salvino dall’alienazione dilagante. Metà della popolazione mondiale vive nelle città, dove il contatto con la Terra viene meno, snaturandoci e creando di conseguenza, tutti gli squilibri che vediamo. La compassione, la saggezza, il saper accettare i tempi e l’invecchiamento,  sono proprio alcune  delle tante virtù attribuite, da sempre, alla Terra, che Lei ci porge generosamente. Quante volte ci manca lo spazio vitale, il silenzio, quel senso di armonia che ci pervade mentre ammiriamo un tramonto…Ci stiamo incarcerando da soli. Quel che era nostro, paradossalmente ora sembra un sogno da ricchi…E lo chiamano progresso. Certo, alcune cose aiutano molto, ma perché non fare un ulteriore passo avanti, integrando il meglio del passato con i vantaggi di oggi?

Santa Lucia 13 dicembre: La festa della LUCE che ritorna!

Trionfo della Luce nel giorno più buio

 Celebriamo assieme la festa della LUCE, accendendo una candela con l’intento di illuminare il mondo, partendo dal nostro cuore. Il 13 dicembre è la data di “transizione” di Santa Lucia. L’etimologia del suo nome è molto simile a LUX  (da cui “luce”) e da secoli viene invocata a protezione degli occhi.  Rimando alla fine dell’articolo i link dove potrete approfondire la sua drammatica esistenza, perché oggi, credo sia più che mai urgente celebrare la Luce, in ogni sua forma. Nei paesi Nordici, già all’alba, fanciulle vestite di bianco, con corone di candele in testa, si sono recate nei boschi, negli ospedali, nelle chiese e in tutti i luoghi che abbisognano di essere “illuminati”, dispensando brioche allo zafferano e biscotti allo zenzero; seguite da bambini vestiti da folletti che intonano canti natalizi.  La festività di Santa Lucia cade proprio nel giorno più breve, più scuro dell’anno, proprio per segnare il ritorno della luce. In diverse province del  Nord Italia, molti bambini attendono i doni della Santa, che arriva nottetempo in groppa al suo asinello, seguita dal cocchiere Castaldo. Inutile dire quanto sia fondamentale la luce per la nostra esistenza e quanto già gli antichi, la venerassero. Come la vicissitudine di una martire di Siracusa del 304, uccisa perché osò sottrarsi alla prostituzione, abbia influenzato in maniera così importante le culture nordiche, rimane un mistero! CHE SIA LUCE PER TUTTI NOI!!!

Il primo link è per i bimbi dove potranno imparare le filastrocche e i canti dedicati alla Santa: http://www.filastrocche.it/feste/santa-lucia-storia-e-tradizioni-in-italia/    Un accenno a come viene vissuta la festività in Svezia: https://visitsweden.it/la-festa-di-santa-lucia-svezia/  Cenni storici: http://www.calitritradizioni.it/origini_festa_luce.asp

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