Thanksgiving, la festa che fortifica l’America: origini, valenze e ricette

   Sono cresciuta nel New Jersey e la Festa del Ringraziamento mi manca molto per diversi motivi. Quest’anno cade il 23 Novembre (è sempre il quarto giovedì del mese di novembre) e per la maggior parte degli americani, è una ricorrenza familiare ancor più intima del Natale. Perché oso dire che il Thanksgiving rende gli Stati Uniti una nazione più forte?  Perché la gratitudine è un sentimento potente, che quel giorno,  viene espresso da 323.000.000 di persone contemporaneamente, creando una positività sconfinata! E’ stato importato di tutto, ma, questa festività, così positiva e costruttiva…NO! Perché? Lascio a ciascuno le proprie considerazioni.  Quando sbarcarono i primi pionieri inglesi sul suolo americano, gli indiani insegnarono loro a coltivare il mais e altri prodotti del territorio. Vissero un’epoca di pace e di collaborazione che durò 150 anni circa, prima delle orribili oppressioni per impossessarsi dell’immenso territorio. Durante quest’epoca pacifica, i pionieri per ringraziare i nativi dell’aiuto ricevuto (giving thanks =ringraziare) e per l’abbondanza del raccolto, li invitarono a un banchetto. Si narra che i nativi portarono dei cervi e che consigliarono di condire la carne con le bacche di cranberries (mirtilli rossi) per attenuarne il sapore selvatico. L’usanza del famoso tacchino s’instaurò parecchio dopo. Quando posso, organizzo un piccolo Thanksgiving a casa e gli amici ne sono sempre entusiasti. A questo link troverete tutte le ricette della mia infanzia per un Thanksgiving autentico:http://blog.cookaround.com/meltingpot1/category/senza-categoria/ …Ma affinché sia davvero autentico bisogna cuocere, invitare e condividere con profonda gratitudine. Grazie, grazie, grazie a ciascuno di voi e al Tutto per ogni cosa!

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