Cosa vedere alla Spezia in un giorno…

Molto più di quel che s’immagina…

   La città è circondata da talmente tante meraviglie conosciute in mezzo mondo, da essere snobbata a livello turistico. Di fronte alla bellezza di Portovenere, le 5 Terre e Lerici è ben difficile competere…Ma anche La Spezia riserva delle sorprese interessanti. I suoi giardini pubblici sul lungo mare, vantano piante esotiche come la canfora, la feijoa, l’albero del corallo – simbolo dell’Argentina e molte, molte altre specie rare. V’imbatterete, lungo i viali dei giardini anche in una statua di Garibaldi che si rifugiò qui, dopo la caduta della Repubblica Romana e in Via Biassa 99, troverete la casa dove abitava. D’estate si può saltare su un traghetto, proprio lungo la passeggiata a mare e fare il giro delle isole del golfo (Palmaria, Tino e Tinetto) , arrivare a Portovenere via mare, spettacolo imperdibile, oppure approdare alla spiaggia sull’isola Palmaria. Sempre dalla passeggiata a mare “Morin”, si può percorrere a piedi il ponte Thaon de Revel, che conduce a Porto Mirabello, altro porto turistico dove si possono ammirare yacht da sogno. Dopo aver sognato a occhi aperti dove vorreste approdare con le splendide imbarcazioni, basta inoltrarsi verso il centro per trovare raffinatissimi edifici liberty. Tra questi, in Piazza S. Agostino, il Palazzo Oldoini (oggi Palazzo De Nobili) appartenuto alla Contessa di Castiglione, Virginia Oldoini.    Femme fatale del Risorgimento, che si guadagnò l’appellativo :”Vulva d’Oro“.  Ebbe almeno 43 amanti di spicco, tra cui Napoleone III. Non si hanno notizie certe della sua influenza politica poiché alla sua morte, “black men” fecero sparire ogni suo scritto, come pure il suo testamento. A noi rimane un suo diario dove “descrisse la prima notte passata con l’imperatore, e conservò per tutta la vita la camicia da notte che indossava, con la quale voleva essere sepolta perché rappresentava il simbolo della sua gioventù passionale, ma non solo. Per lei, che da quella notte ebbe cambiata la vita e le sorti italiane, quell’indumento era paragonabile alla bandiera nazionale, anzi a suo dire “avrebbe dovuto essere l’unico vessillo a sventolare dai pennoni d’Italia”. Vi riporto il link dove potrete approfondire la storia di questa straordinaria donna e trovare altre immagini del suo palazzo  alla Spezia :  https://www.duepassinelmistero2.com/studi-e-ricerche/arte/italia/liguria/la-spezia/        

Sono numerosi i palazzi liberty in città, ma passeggiando in mezzo alle orde di turisti in centro, vediamo che molti si fermano a  fotografare le “scalinate” particolari. Quando la durezza del territorio, con i suoi dislivelli, stimola l’uomo a “inserirsi” con grazia.  

Nel Golfo dei Poeti trovarono ispirazione Shelley, Byron e diversi altri autori. In città Wagner nel 1853, compose il preludio de “L’Oro del Reno”. Soggiornò nel Palazzo Doria-Pamphili. Avrete l’imbarazzo della scelta dei musei da visitare, ma se il vostro tempo è limitato, mi permetto di suggerirvi quel che difficilmente troverete altrove. A meno che non possiate recarvi anche a Pontremoli, consiglio il Museo Archeologico Castello San Giorgio per ammirare le misteriose Statue Stele. Assieme alla possibilità di scoprire questi enigmatici custodi di pietra, potrete visitare il Castello. Vedi: https://www.associazioneculturalerespiromentale.eu/2018/11/16/i-misteri-delle-statue-stele-dei-menhir-e-dei-dolmen-alla-spezia/

Oltre alle statue Stele, potrete rischiare di rimanere “vittime” della Polena ammaliatrice presso il Museo Navale: http://ww.associazioneculturalerespiromentale.eu/2018/03/02/alcune-misteriose-leggende-spezzine/

Altra particolarità che non si trova facilmente girovagando per il mondo, è una collezione vastissima di sigilli di ogni epoca e tipo, che troverete presso il museo del Sigillo: http://www.comune.laspezia.it/Aree_tematiche/Cultura/Musei-e-Mostre/museo_sigillo.html

Se avete modo di fermarvi ancora qualche ora, magari dopo esservi concessi una pausa, in un bel bar o al delizioso caffè letterario: “Resilience Cafè” https://resiliencecafe.it/, altre meraviglie vi attendono nei seguenti musei: https://www.lanazione.it/la-spezia/cosa%20fare/spezia-musei-1.2852542 

All’interno delle Poste Centrali, nella torre laterale, si trovano i mosaici futuristi di Prampollini e Fillia, commissionati da Marinetti, che assieme a Mussolini, speravano che La Spezia divenisse la città del Futuro. Purtroppo è rara l’apertura al pubblico, ma per godere almeno delle immagini, vi rimando a un articolo precedente: https://www.associazioneculturalerespiromentale.eu/2017/02/20/tesori-nascosti-mosaici-futuristi-a-la-spezia-la-storia/

Alla fine della giornata, stanchi e affamati, potrete rifocillarvi  in uno dei molti ottimi ristoranti per gustare del buon pesce, assieme ad altre specialità (se sul menù trovate scritto: “muscoli” sappiate che si tratta di cozze.) Se desiderate vedere dall’alto la città, mi permetto di consigliarvi un piccolo “paradiso”.                       Il ristorante “Il Paradiso del Golfo” per gustare l’antipasto misto di mare, la farinata specialità locale (fatta con la farina di ceci)  e molte altre bontà: https://www.paradisodelgolfo.it/

Al prossimo articolo su angoli inediti delle 5 Terre e d’intorni!

 

 

 

Corso per diventare Massaggiatore e lavorare secondo la legge 4/2013

   Un nostro stimatissimo socio il Dottor Francesco Angella massofisioterapista e chiropratico di grande talento ed esperienza, terrà un corso di Massaggio Svedese  che abilita alla professione di massaggiatore. Chi ha sempre accarezzato l’idea, ora può trasformarla in una attività lavorativa, approfittando sia della presenza di un docente di rara preparazione, sia del prezzo scontato.  Il corso di 28 ore, si svolgerà presso la Confimpresa a Sarzana in Via Variante Aurelia n. 195. Le iscrizioni sono aperte dal 18 gennaio fino al 14 febbraio. Per informazioni rivolgersi a:                                      Ufficio Confimpresa-Former Tel: 0187/302122
– Serena Vergassola, Confimpresa 320/7782889
– Clarke Ruggeri, Former 348/4748508                                                  O mandare una mail all’indirizzo:
confimpresaformer@gmail.com                                                                  per ulteriori info:   https://www.gazzettadellaspezia.it/economia/item/93322-primo-corso-di-masssaggio-svedese-confimpresa

I misteri delle Statue Stele, dei Menhir e dei Dolmen alla Spezia

Enigmatici custodi in pietra di luoghi sacri e di sepoltura le Statue Stele. Nell’immagine vedete la collezione che si trova al museo archeologico Castello San Giorgio alla Spezia, ma ne troverete ancor più al Museo delle Statue Stele a Pontremoli. Molte sono le teorie sulla loro origine, che ancor oggi attendono conferme. Alcune sono maschili altre femminili. Osservandole da vicino, si ha l’impressione che ognuna avesse una funzione specifica, una vibrazione diversa, ma si tratta di una sensazione personale. I misteri di questa terra non finiscono qui…Ecco l’immagine del famoso  Menhir di Schiara noto anche come “il masso del diavolo”.  Ora è facilissimo arrivarvi in auto e vale la pena fare una sosta per sentire l’energia che questa misteriosa pietra emana. Solitamente i dolmen e i menhir vengono considerati monumenti funerari preistorici, ma  negli anni, ho sentito diverse altre teorie in merito. Pare che questo menhir facesse parte di un sito astronomico e religioso dell’età del Bronzo oppure, secondo lo studioso Enrico Calzolari, era un luogo di copulazione sacro che grazie al particolare magnetismo del sito, incrementava la fertilità delle donne. Il link per approfondire:https://megalitismomediterraneo.weebly.com/camiciale-dolmen-e-menhir.html#   .  Altre fonti asseriscono che, la posa dei menhir in luoghi precisi, avesse la funzione di attuare una sorta di agopuntura alla Terra, per meglio equilibrare le energie della zona. Sempre secondo questa ipotesi, il menhir simboleggia l’energia maschile e il dolmen l’energia femminile. Il megalite viene chiamato anche la pietra di posa perché i contadini solevano appoggiarvi accanto il loro carico, per ritemprarsi qualche minuto, prima di riprendere il cammino. Alcuni sostengono e mi annovero tra essi, che un tempo le persone avvertissero molto di più le energie dei luoghi e che la scelta di fermarsi in questo punto preciso, accanto a questo megalite, non fosse affatto casuale. Il menhir in questione (ve ne sono altri 2 in zona) richiama leggende popolari raccapriccianti. Un gruppo di poveri viandanti, per scaldarsi una sera, accese un fuoco che si spense subito, a causa delle raffiche di vento spaventose accompagnate da suoni assordanti. Da lì a poco si manifestò la creatura più spaventosa dell’universo, il demonio in persona, che li scacciò dalla sua dimora. Si vocifera inoltre che, passare accanto al menhir di sera scateni un bisogno irrefrenabile alle donne di danzare come se partecipassero a un sabba di streghe…Nel tardo pomeriggio non mi è capitato, sarà per la prossima volta. Sempre nell’articolo di Enrico Calzolari, troverete le sue considerazioni sui 3 dolmen in zona   dove “casualmente” caddero diversi aerei per il malfunzionamento degli strumenti di bordo. La mia collaborazione con l’amico Calzolari dura da oltre 20 anni. Colgo l’occasione per ringraziarlo d’avermi citata nel suo libro:  e mi concedo un attimo di vanità riportando le sue parole:

Grazie Enrico!

Articolo di giornale sul Castello di Coderone, luogo misterioso ed energetico- La Spezia

   In un precedente articolo, abbiamo parlato della straordinarietà della Rocca di Coderone, un antico luogo di potere, abbandonata da troppo tempo. https://www.associazioneculturalerespiromentale.eu/2018/02/05/un-luogo-sacro-di-potere-a-la-spezia-il-castello-di-coderone/

La giornalista Claudia Bertanza, che lavora per la testata: La Spezia Oggi, è andata sul posto e ha intervistato un anziano del luogo, scovando pure la tenerissima leggenda della chioccia con i dodici pulcini d’oro. Ecco il suo intervento:http://www.laspeziaoggi.it/2018/05/06/il-castello-di-coderone-una-bellezza-dimenticata/

Nei prossimi giorni ci accompagneranno sul sito e saremo in più persone a rilevare le caratteristiche energetiche del luogo; sebbene dal flusso di gente che già vi si reca, pare che non vi sia un gran bisogno di confermare. Cercheremo comunque di fornirvi un resoconto  dettagliato.  Dare la possibilità di poter arrivare in un luogo energetico, è molto importante per tutti i ricercatori dello spirito; come è altrettanto prezioso, valorizzare una testimonianza storica del territorio.

Alcune misteriose leggende Spezzine…

Dalla Polena ammagliatrice ai Lupi Mannari

  Iniziamo dal mistero forse più popolare: la Polena ammaliatrice, chiamata Atalantaper indicare il luogo del suo ritrovamento, che è possibile vedere presso il Museo Navale della Spezia. Diversi uomini sono impazziti per lei e un soldato tedesco, durante la seconda guerra mondiale, dopo averla rapita, per tenerla con sé in casa, si è tolto la vita, stringendo tra le mani un’ ardente lettere d’amore per la “sua” polena. Eccovi tutta la storia nei dettagli: htt://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Attualita/Un-amore-folle-per-Atalanta-157199.aspx      

“Il giorno della MENADA”- Pare che ancor oggi, qualcuno veda la notte del 2 Novembre, orde di orribili fantasmi dalle fattezze femminili, aggirarsi per il centro storico, in cerca di uomini belli da “possedere”. La leggenda nasce da un’antica credenza popolare tedesca legata alla dea Holda (conosciuta anche come Diana o Persefone) legata al culto della fertilità. Fantasmi che cercano di concepire la notte dei morti…

I fantasmi di Barbazzano –  Il piccolo borgo di origine medievale, tra Lerici e Tellaro, nel novembre del 1430 fu teatro di una strage, per mano dei Saraceni. Tutti gli abitanti furono barbaramente uccisi, ad eccezione delle donne, che preferirono suicidarsi per non essere violentate e vendute come schiave. Oggi rimangono le rovine dell’antico villaggio e molti affermano di vedere i fantasmi aggirarsi stra le stradine, nel periodo della novena dei morti.

La casa comunale di Via Castruccio a Sarzana dove sgorga sangue dai davanzali – A due guardie civiche venne imposto di passare la notte, nell’abitazione abbandonata da tempo e ormai proprietà del Comune, perché gli abitanti della zona si lamentavano delle urla e dei lamenti provenienti dalla casa. A incutere ancor più panico tra i vicini, era la vista del sangue che sgorgava dai davanzali, ogni volta che la luna era ridotta a una falce. Le guardie vi entrarono baldanzosi, pensando di trovarsi di fronte a una delle solite dicerie di quartiere…Ma ben presto si trovarono a scappare a gambe levate, di fronte a tutti gli oggetti che una “misteriosa forza” scaraventava loro addosso. In quella casa una donna si suicidò per amore e pare che i suoi lamenti si sentano tuttora…

Il diabolico mostro marino e il Mulino delle Streghe a Monterosso – A tutt’oggi la gente del posto parla del mulino delle streghe, sul Monte Verruga, dove venivano macinate le ossa dei morti per preparare il pane da dare in offerta al demonio. Si dice che a cottura ultimata spuntasse un capro nero pronto a divorarlo, che subito dopo averlo ingurgitato, si gettasse in mare, facendosi inghiottire da un mostro marino. Tutto sembrerebbe una favola, se non fosse per il fatto che dei pescatori di Monterosso, riuscirono nel 1977, a catturare a circa cento metri di profondità, un’orribile creatura assomigliante a un’anguilla di oltre due metri. Gli esperti non furono in grado di classificarla ed è conservata presso il Museo di Scienze Naturali di Prato.

I misteri non terminano qui, perché a quanto sembra un poveretto ancora in vita, soffra di Licantropia.Tranquilli: in caso d’incontro ravvicinato, per salvarsi, basta salire sul terzo gradino della propria abitazione! Altri parlano delle Statue Stele urlanti perché temono presenze demoniache. D’altronde la loro vera funzione, rimane per noi, ancora un mistero…Ci piace considerarli custodi di antichi segreti e rituali pagani.

Le informazioni sono state tratte dal libro: “Liguria Misteriosa” di Valerio Lonzi

2 conferenze in pochi giorni:1 al maschile e 1 al femminile!

conferenze pisa e iwc Sapevate già che il 6 Gennaio ho tenuto una conferenza presso la fiera esoterica di Pisa: Tra Sogno, Magia e Benessere. Non sapete che stranamente…per la prima volta in vita mia, ho visto che hanno partecipato soprattutto UOMINI! Cosa rarissima, sarà forse un segno di cambiamento dei tempi? Probabilmente perché la conferenza (“I danni provocati dalla New Age…”) era, in parte, un’analisi del business New Age e non una proposta dell’ennesima “novità”. Dopo la conferenza, ho avuto il piacere di fare una bella chiacchierata con un Signore tra i presenti. E’ una sfida partecipare anche a questa fiera, perché diverse conferenze si svolgono in contemporanea nelle varie sale, mentre gli espositori propongono fior di delizie esotiche e oggetti misteriosi…Si ha veramente l’imbarazzo della scelta. Anch’io non ho potuto esimermi dall’acquistare una “Genesa” (prima di parlarvene, devo logicamente approfondirne la storia) e una squisita spezia utile per la tosse: la radice di GALANGA radice-galangal-secca-63163068 dal profumo inebriante, che va semplicemente sniffata per disinfettare le vie respiratorie. Questa mattina invece, sono stata gentilmente invitata a tenere una conferenza totalmente in inglese (cosa che crea sempre un filo d’apprensione, soprattutto la prima volta)…Sull’astrologia, presso la INTERNATIONAL WOMEN’S CLUB di La Spezia https://laspeziawomen.wordpress.com/      Conferenza tutta al femminile naturalmente, che al contrario di quella maschile, ha scatenato qualche domanda in più. E’ bellissimo dialogare con le persone quando si cerca di esporre un argomento. Lo scambio si amplifica al massimo e si crea un contatto umano straordinario…Scopo principale di tutti questi interventi. Working Progress, ma preferisco l’espressione del grande  Eduardo de Filippo: “Gli esami non finiscono mai.”  Pronta per nuove avventure e scoperte, vi ringrazio per l’attenzione e vi auguro buon tutto!

“Storia di un reparto mai nato”: Sondra Coggio

storia di un reparto mai nato sondra coggio Gentilmente invitata e calorosamente accolta dal CIF (Centro Italiano Femminile) di Brugnato (Sp), il 26 luglio ho partecipato alla presentazione del libro: “Storia di un reparto mai nato“, scritto dalla giornalista d’inchiesta Sonda Coggio, di La Spezia. Aspettavo da tempo la possibilità di poter incontrare  questa Donna… Sì: è Donna con la D maiuscola, ancor prima che giornalista, per diversi motivi. La presentazione dettagliata del libro ha lasciato tutti i presenti in uno stato di sconforto e, aggiungo, di timore per il nostro futuro “fisico”, perché il sistema sanitario locale fa rabbrividire, per usare un eufemismo. Non riesco a soffermarmi molto sul tema senza cadere nella prostrazione totale e il compito umano, sociale, morale ed etico d’informarci sulla realtà delle cose, è stato svolto in maniera egregia dalla grande penna di Sondra Coggio in questo suo ultimo libro di sei. Scrivo per ringraziare Sondra, soprattutto dopo aver sentito della ricerca, enorme e spesso ostacolata, che affronta consapevolmente ogni volta che sente la necessità di documentare gli accadimenti, affinché tutti possano sapere.   E’ il suo dono per tutti noi. Come riesca ad attraversare tanta iniquità e conservare la sua passione per trasmetterci i fatti così come sono realmente accaduti, pagandone talvolta le conseguenze, può essere solo frutto di una missione che sente profondamente. Come è profonda l’ammirazione che suscita in chi vuole sapere, in chi vuole ascoltare, per iniziare a riappropriarsi almeno della libertà di scelta e del diritto di sapere cosa viene deciso per noi.             Al seguente link potrete trovare la descrizione del libro:

https://www.amazon.it/Storia-reparto-nato-Sondra-Coggio/dp/8892316079/ref=sr_1_5?s=books&ie=UTF8&qid=1501157054&sr=1-5

Altra sua impresa è: “Il golfo dei veleni. La Spezia e il traffico internazionale dei rifiuti.” https://www.amazon.it/veleni-Spezia-traffico-internazionale-rifiuti/dp/8895246373/ref=sr_1_2?s=books&ie=UTF8&qid=1501157054&sr=1-2

11 luglio al Resilience Cafè di La Spezia arriva l’autore che gira l’Italia in Vespa per presentare il suo libro di viaggi incredibili

copertina andrea fucile vagabondo   Lui, Andrea Fucile, ha fatto quel che la maggior parte di noi sogna di fare! Ha girato quattro continenti, prendendosi il tempo di approfondire usanze, culture, lingue, paesaggi, cibi e infinite altre sfumature d’umanità. Andrea Fucile, oggi trentaduenne, laureato in Scienza della Comunicazione sta ora percorrendo tutta l’Italia con la sua fedele vespa andrea fucile vespa   per far conoscere il suo libro: “GIROVAGA(BO)NDO”, inevitabile sbocco di tanta conoscenza acquisita ed emozioni vissute. Ci ha appena accennato, al telefono, che non è soltanto un resoconto dei suoi incredibili viaggi (come se non fosse già abbastanza per incollarci al libro), ma desidera anche fornire molti consigli utili sul come viaggiare in modi avventurosi. E’ partito dalla Calabria all’inizio di giugno e ha già fatto decine di presentazioni del suo libro lungo la costa orientale. E’ in partenza da Udine e prevede di fare tappa a La Spezia martedì 11 luglio. Ci siamo messi subito in “moto” per trovargli un locale dove poter ascoltare le sue incredibili avventure. Perché? Perché ci ha telefonato a colpo sicuro, dopo aver letto gli scopi della nostra associazione… Come non aiutare un giovane così intraprendente, avventuroso e simpatico?  I nostri amici del Resilience Cafè, lo splendido caffè letterario di La Spezia, si sono subito offerti di ospitare la sua presentazione del libro, martedì 11 luglio alle 21. Nell’attesa potete seguire i suoi spostamenti sulla sua pagina facebook: https://www.facebook.com/andrea.fucile.3  Ulteriori info sulla pagina facebook del Resilience cafè: https://www.facebook.com/resiliencecafe/?ref=br_rs

Domani a La Spezia verrà inaugurato un Caffè Letterario!

resilience cafè   Che meraviglia un rifugio simile in città! La figlia di nostri amici, laureanda in lettere, ha creato un Caffè letterario dal fascino rétro, romantico e curato in ogni dettaglio, che si chiama: Resilience Cafè. Verrà inaugurato domani, 28 aprile alle 18:00 in Via Vanicella 8,  La Spezia.  Potete vedere le immagini sulla pagina facebook: https://www.facebook.com/resiliencecafe/

Hanno chiesto il nostro aiuto  per la scelta di millecinquecento testi di narrativa, che potrete sfogliare gustando ottimi tè e strepitosi dolci, preparati da una pasticcera professionale. Temiamo di accasarci in un luogo simile, dove la gestrice, Sara, ci fa trovare le Petit Madeleines mentre cita Proust:

Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti, chiamati Petit Madeleines, che sembrano modellati sulla valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo. È subito meccanicamente, oppresso dalla giornata uggiosa e dalla prospettiva di un domani doloroso, mi portai alle labbra un cucchiaino di tè nel quale avevo lasciato inzuppare un pezzetto della madeleine.” ~À la recherche du temps perdu {Proust} 
  Come non regalarsi momenti simili?

Tesori nascosti : Mosaici Futuristi alla Spezia – la storia

Alle poste centrali splendidi mosaici futuristi

mosaici la spezia         Quando si ha la fortuna di scoprire, come ieri, i rarissimi momenti in cui il pubblico può accedere (privazione deleteria per la città intera), alle Poste Centrali di La Spezia  nella torre laterale, per ammirare i mosaici futuristi. Dopo qualche gradino appare in tutto il suo splendore, questo sogno futurista, realizzato da due dei suoi illustri esponenti: Fillia e Prampolini, su commissione del padre del futurismo, Marinetti. La loro visione è in cima alla torre, quasi come per permettere alle antenne di trasmettere al meglio i messaggi fino agli angoli della terra. Aerei, treni, navi e parabole, diventano messaggeri di una nuova comunicazione globale. L’illuminazione naturale anima ancor più l’opera, con i suoi giochi di luce. Il sogno s’infranse poco dopo, perché tutti questi mezzi divennero strumenti di guerra… Non rispecchia, almeno in parte, l’uso che ancor oggi facciamo dei mezzi di comunicazione? Quanto vorremmo poter condividere la riflessione del Vorticismo Inglese: “la pace viene dalla comunicazione.”                                                                  Chissà quante opere magnifiche rimangono nascoste nelle nostre città. Se i giovani potessero conoscerle, acquisirebbero una maggior fierezza dei propri luoghi d’origine, divenendone custodi migliori…                                                   Riporto questo  interessante articolo arricchito d’immagini professionali. http://www.italianways.com/il-palazzo-delle-poste-di-la-spezia/

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