Appena 1/3 di quel che è stato scritto dall’umanità è in rete! Il resto rischia di scomparire per sempre!!!

2/3 del patrimonio umano di conoscenza rischia di scomparire

Ringrazio la giornalista Claudia Bertanza per l’intervista sul giornale online: laspeziaoggi:

Mentre il mondo occidentale è ormai convinto dell’inutilità dei libri vecchi e polverosi, grazie allo smartphone divenuto ormai un’appendice delle sue mani, i librai antiquari sanno molto bene di custodire ben due terzi dell’infinito patrimonio di conoscenza, letterario, umano, artistico e sociale degli ultimi secoli. Ebbene sì: appena un terzo di ciò che è stato scritto è stato riversato in rete, dopo scelte ben oculate e con scopi ben precisi. Per chi conosce la storia, quest’operazione non stupisce affatto; perché, da sempre, i nuovi dominatori cercano di estirpare o dimenticare le culture precedenti. Quanti capolavori sacrificati, per motivi ignobili o per mera ignoranza, sui roghi. Oggi non serve più bruciare i libri, dato che si regala l’illusione della conoscenza “a portata di mano”.

Molte, troppe voci che testimoniavano episodi e verità scomode, diverse dal copione voluto, che denunciavano malefatte o proponevano idee non utili a un Sistema, sono state segregate in dimenticatoi pubblici e privati. Non che tutto ciò che sia stato pubblicato in passato abbia sempre una valenza alta, ma ha comunque una grande importanza storica. “Scripta manent”, come testimone assolutamente attendibile di ciò che l’umanità ha attraversato. Ignorarlo ancora significa continuare a non imparare dagli errori del passato, ledendo alla radice l’evoluzione. Anche sotto questo aspetto ci viene data l’illusione di un grande progresso, che è prettamente tecnologica e non include parti indispensabili per una crescita e conoscenza organica, dalle basi solide.

Leggendo i giornali dell’800 ci si accorge immediatamente che ben poco è cambiato sotto questo cielo. I titoli sembrano freschi di stampa: Guerra, Corruzione, Scandalo, Truffa, Omicidio e ogni altra sorta di aberrazione. Come costruire il futuro senza conoscere, se non integralmente almeno meglio che si può, il passato? Oltre ai libri antichi e a quelli d’epoca, il libraio antiquario custodisce anche altri tesori di valore inestimabile da un punto di vista umano, storico e sociale: i manoscritti e i dattiloscritti (divenuti anch’essi ormai rari).

Lettere dal fronte, circolari top secret ormai alla mercé di chiunque, bigliettini molto personali dimenticati in mezzo alle pagine di un libro, atti giuridici, cartoline con messaggi segreti scritti sotto i francobolli. I francobolli, già… Ricordate forse l’ultima volta che ne avete visto uno?

Abbiamo anche un altro segreto da svelarvi: la maggior parte di tutte queste meraviglie costano ancora pochissimo; mentre il loro valore, sia intrinseco che monetario, può soltanto aumentare di anno in anno: con l’imperversare degli ebooks, il cartaceo diverrà sempre più raro e quindi, inevitabilmente, più ricercato. Portate i vostri figli a toccare con mano la storia: è un regalo che non dimenticheranno. Con pochi euro potrete tranquillamente fare un ottimo investimento per il loro futuro. Monetario, certo. Ma, e conta infinitamente di più, culturale e umano. http://www.laspeziaoggi.it/2016/10/26/i-segreti-piu-reconditi-di-un-libraio-antiquario/

Alcuni dei libri antichi della mia collezione privata in vendita: http://lexlibris.altervista.org/prima-bozza-di-elenco-delle-opere-per-argomento-e-ordine-alfabetico-autori/

Tè del BARATTO – 11 Ottobre 2016

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Un thè assieme per conoscerci meglio, barattare libri e altro (ho anche diversi dvd che oramai conosco a memoria), assaggiare la mia apple pie americana, proporre iniziative, scambiare informazioni e perché porre tanti limiti? L’ingresso ai soci è gratuito e per iscriversi basta 1 solo euro.
Dalle 16 alle 19:30 in Via Zagora 80

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