Rituali Benefici e rituali malefici…Fate attenzione!

Accendere una candela e un bastoncino d’incenso, è già un piccolo rituale. Molti studiosi dell’inconscio, sostengono che l’uomo ha bisogno, da sempre, di compiere determinati gesti per entrare in contatto con quella parte di Sé, che tutto può, che tutto sa. La fortuna e il dramma, d’internet e delle riviste, è che si trovano sia informazioni meravigliose, sia nefandezze…Ma, quel che è peggio… Troppe cose vengono presentate per quel che NON SONO! Su riviste per ragazzine, così facili agli innamoramenti folli, scrivono articoli dove spiegano come fare un legamento d’amore, spacciandolo per una pratica positiva! NOOOOO!!!     Non si può cercare di andare contro il LIBERO ARBITRIO di un’altra persona. Il problema vero è, che la carica emotiva della ragazza innamorata che compie il rituale, dà vita a un’energia che le si può addirittura ritorcere contro, oltre a crearle degli ostacoli futuri non da poco. Quando avrà smaltito la cotta, le sarà molto più difficile trovare un altro ragazzo, perché la sua energia sarà ancora legata alla persona per la quale ha compiuto il rituale. Purificarsi poi è un processo che richiede tempo e impegno, sempre che ci si ricordi della fesseria fatta. Giocare con la magia, abbassa le nostre vibrazioni oltre a creare debiti karmici. Questo riguarda ogni sorta di “diavoleria” che coinvolge altre persone. Possiamo chiedere per noi stessi o in maniera generica, mai a discapito di un altro. Estenderei questo concetto anche a certe tipi di  visualizzazione positiva. Ricordo che Roy Martina, molti di voi lo conosceranno, raccontava in suo seminario di avere problemi sentimentali (lui… famoso, simpatico,benestante, bello e realizzato) e che aveva preso una foto  su una rivista, dove una coppia passeggiava romanticamente sulla spiaggia al tramonto, per aiutarsi nella visualizzazione. Non ci crederete…Si è ritrovato a passeggiare con la modella della foto! Al che ha capito che la situazione non andava bene. Quando si vuole lavorare per incontrare l’amore, si visualizza l’altro come una LUCE, senza attribuirgli connotati. Perché i rituali hanno tanto seguito? Per diversi motivi: mancanza di Fede (si pensa che la preghiera non basti o che Dio sia distratto), mancanza di fiducia in se stessi (crediamo di non meritare di essere amati per ciò che siamo e di avere tutto quel che ci necessita), si vuole tutto e subito come i bambini, la maturità emotiva sembra in drastico calo. L’Universo metto sul nostro cammino esattamente la persona giusta per farci evolvere…Sì evolvere, che non vuol sempre dire vivere la favola romantica. Un’anima che ci mette di fronte a noi stessi e ci costringe a cambiare, a capire ad andare oltre. Può sembrare crudele ai nostri occhi umani, ma le nostre anime hanno progetti ben più grandiosi di quel che possiamo immaginare. Molte persone in momenti di rabbia o di fragilità, d’impulso creano dei disastri di cui non hanno neppure coscienza, solo perché qualcuno ha detto loro come fare. Ricordiamoci sempre della legge di causa ed effetto. Vi chiedo scusa se questo articolo sembra più una strigliata che uno spunto di riflessione, ma informazioni nefaste vengono presentate come la soluzione dei nostri problemi, incatenando sempre più lo sprovveduto che ci casca. Troppe persone si rivolgono a me, raccontandomi dei risvolti terribili di ciò hanno fatto o subito. Vi garantisco che occorre poi un impegno notevole per neutralizzarne gli effetti. Siamo già dei, essere divini, perché Figli del Divino, ogni accadimento ha un suo preciso motivo di essere, lasciamo che il Piano si manifesti spontaneamente. Abbiamo solo il dovere di fare del nostro meglio ogni giorno, di cercare di mantenere alte le nostre vibrazioni e di amare noi stessi, gli altri e tutto questo infinito mistero della vita.

2 miracoli durante questa Pasqua ortodossa a Gerusalemme?

  Del miracolo assolutamente straordinario e non “tradizionale”, come quello del FUOCO SACRO che si ripete ogni anno da secoli, durante la Pasqua ortodossa nel Santo Sepolcro a Gerusalemme, purtroppo non abbiamo ancora trovato abbastanza riscontri. Possiamo solo dire che: ci è arrivato un breve filmato, da persona fidata, assolutamente amatoriale e alquanto confuso, dove si vedono delle macchie rosse affiorare dalla lastra del Santo Sepolcro di Gesù, durante una celebrazione di quest’ultima Pasqua Ortodossa dell’8 aprile. Qualcuno dice che si tratta di sangue, ma non potendo verificare la notizia, non ci spingiamo oltre. Del mistero del “FUOCO SACRO” invece, si possono avanzare delle spiegazioni più accreditate. Da secoli, mentre il Patriarca ortodosso prega il Sabato Santo, nella cripta del Santo Sepolcro, pare scenda una pioggia di fuoco lungo le pareti fino a giungere all’altare. A volte il Patriarca passa del cotone sull’altare per raccogliere le fiamme necessarie ad accendere le 33 candele rituali, altre volte le stesse candele si accendono da sole…Tutto il popolo attende questo segno Divino con grande trepidazione e gioia. Desta ancora maggior stupore il fatto che si tratti di una fiamma fredda, che per la prima mezz’ora dalla sua comparsa, non emani calore e non bruci. I fedeli si purificano tranquillamente con questo fuoco, passandolo addirittura sui capelli, senza che nessuno si sia mai bruciato. Dopo questo breve tempo, la sua colorazione muta assieme alla sua temperatura. Il miracolo accade solo in presenza del Patriarca ortodosso. Ciò lascia pensare che gli ortodossi abbiano preservato nei secoli, questo incredibile segreto. Nell’interessantissimo articolo che troverete a questo link: http://www.shan-newspaper.com/web/misteri/453-il-mistero-del-fuoco-sacro-di-gerusalemme.html    si parla anche degli esperimenti compiuti nel 2008 dal fisico russo Volkov. Lo scienziato attribuisce il miracolo alla presenza di un forte spettro di radiazione elettromagnetica. Nel momento in cui si accendono le candele, si riscontra una scarica elettrica a bassissimo amperaggio, che non può danneggiare le persone.  Talvolta si presenta anche un altro fenomeno collegato a questa forma di energia: quello delle Sfere Luminose, fotografate dai presenti che addirittura vengono  sfiorati da esse e vedono, in contemporanea,  le loro candele venire accese.  Ricerche storiche affermano che già i Romani avessero conoscenza sufficienti a ingenerare fenomeni simili (vedi il mistero delle lampade eterne che illuminavano gli alloggi degli imperatori senza olio o altro combustibile noto)…Ma la notizia storica, che più può affascinare, anticipando di millenni gli effetti speciali di un certo cinema attuale, è quella del romano Servio Tullio: “Era della convinzione che già i primi abitanti della Terra non avevano mai portato il fuoco ai loro altari, in quanto riuscivano attraverso la preghiera a portare giù dal cielo il Fuoco celeste. ”  Prima di rimandarvi al prossimo approfondimento dei misteri della religione ortodossa, è  d’obbligo notare questo squarcio in una delle  colonne  della Basilica. Gli Armeni nel 1549 vollero escludere il Patriarca Ortodosso dal cerimoniale del fuoco, pensando di potersi “impossessare” del segreto, facendolo attendere vicino a queste colonne, esterne alla cripta…Il fuoco si accese proprio accanto al Patriarca, lasciando questo segno.

  Fede, forze sovrannaturali, conoscenza, energia elettromagnetica dei luoghi, forze collettive in grado di materializzare eventi, antica magia, intervento Divino…Chi o cosa dona, attraverso questo rito  religioso, tanta speranza, fede e gioia a questo popolo, avvicinandolo sempre più al Divino? Siamo felici che accada e che il mistero persista, spingendoci a continuare a cercare.

Manuale di Psicomagia di Jodorowsky: genio e…

   Jodorowsky continua a stupirci. Sta per compiere 90 anni e pubblica il suo “Manuale” di psicomagia. Sembra quasi un lascito ufficiale all’umanità del suo particolarissimo modo d’interagire con l’inconscio. Le spiegazioni e le premesse che Jodorowsky scrive, non sono belle. Sono profondissime, colme di una conoscenza dell’umanità, che solo chi  ha vissuto appieno il dramma dell’uomo incarnato, può “maneggiare” in questo modo, oltre a essere completamente spoglie di qualsiasi velo di perbenismo o di sovrastruttura sociale…PERO’, lasciatelo dire Alejandro, almeno per la nostra cultura, suggerisci alcuni rituali  DA FUORI DI TESTA!!! Sebbene sappia che nulla è a caso in quel che scrivi, perché si basa sempre in qualche modo su una forma di conoscenza arcaica ed esoterica, spaventa il fatto che, se questo libro cade nelle mani di una persona in un momento di disperazione, potrebbe finire in guai peggiori. Per quanto ci si possa sforzare di capire che, l’atto magico DEVE sembrare quasi impossibile, per superare e ingannare i blocchi del nostro inconscio: infilare le dita nella vagina di un’amica per attingere il suo flusso mestruale, per poi spalmarselo sulla faccia, prima di uscire di casa, è davvero troppo per chiunque. Anche l’amicizia ha i suoi limiti. Cosa forse meno pressante in una cultura sudamericana o parigina, ma in Italia…Sarebbe ad ogni modo meraviglioso considerare l’amicizia un’alleanza tale, che ci lasci liberi di chiedere ai nostri amici di chiuderci in bare da morti, di aspettarci con impermeabili in luoghi pubblici per coprire le nostre nudità o di prestarci banconote da 500 euro da arrotolare sul pene e fermarle con mutande ben strette. Non so quale idea tu abbia inoltre, caro Alejandro, delle capacità di resistenza dell’organo sessuale femminile, ma con tutto ciò che ci suggerisci d’introdurvi (monete d’oro, sudore, cibo…) la vaginite dilagherà in tutte le nazioni ove giunga il tuo libro. Altri rituali invece, sembrano azzeccatissimi. Resta a noi sperare, che lo sforzo compiuto per realizzarli, convinca quella parte di noi che tutto può, a liberarci, volta per volta, dall’ennesimo trauma o convinzione limitante, che impedisce la nostra piena espressione. Certo, se tu non ci fossi, Alejandro, bisognerebbe inventarti e solo sfogliare il tuo libro (disposto in modo da costringerci a leggerlo per intero) mette di buon umore! Immaginare le facce di alcune persone di fronte a certi gesti, aumenta esponenzialmente la serotonina. Grazie per il tuo genio, grazie per la tua follia, ma soprattutto grazie per la tua autenticità.

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