Quando credi di non valere, in realtà reggi il mondo!

Ogni nostro gesto compensa le energie del mondo

  Fai del tuo meglio ogni giorno, cerchi di fare agli altri quel che vorresti venisse fatto a te, eppure la tua vita non sembra sorriderti più di tanto? A che serve tanto impegno e sacrificio? Non hai neppure idea di quanto sia prezioso il tuo contributo! Tutto in questa dimensione si regge sulla dualità: bene e male, notte e giorno, positivo e negativo. Ogni energia ha un suo motivo d’essere, ma nel momento in cui vi è uno squilibrio troppo forte tra i due tipi di forze, A QUALSIASI LIVELLO, tutto rischia di crollare. Il male viene sempre più sottolineato ed esaltato in questo lungo periodo storico, per soggiogarci maggiormente a livello psicologico, con l’intento di renderci più fragili e  svuotarci della nostra forza; ma… Non hanno fatto i conti con tutte le persone, milioni e milioni, che con ogni loro gesto quotidiano, con i loro pensieri e parole, emettono una positività tale da “equilibrare” tutta la negatività. Non vi sembra di fare così tanto? Cercate di ricordare un vostro momento di sofferenza o di paura e pensate a chi vi ha sorriso e incoraggiato in quel momento. Quanto vi ha aiutato? Ogni incontro, seppur apparentemente casuale, ha un motivo d’essere, sebbene non lo capiamo quasi mai. Se davvero il male fosse così imperante, staremmo molto peggio…Forse la Luna avrebbe già perso la sua orbita, se non ci fossero milioni di brave persone, che in silenzio, diffondono positività e amore verso se stessi e il prossimo. Esistono un’infinità di cose buone, solo perché non fanno notizia, non significa che non siano efficaci. Se ognuno fosse almeno un po’ in pace con se stesso, il dolore della vita verrebbe dimezzato all’istante. Guardate l’esperimento del riso, suggerito dello scienziato Giapponese Masaru Emoto (famoso in tutto il mondo per le sue ricerche sulla memoria e informazione dell’acqua), ma soprattutto fatelo, se volete verificare di persona. Grazie di cuore a ogni persona di buona volontà per il suo costante impegno.

https://www.youtube.com/watch?v=31shlv5Z71A     

Thanksgiving, la festa che fortifica l’America: origini, valenze e ricette

   Sono cresciuta nel New Jersey e la Festa del Ringraziamento mi manca molto per diversi motivi. Quest’anno cade il 23 Novembre (è sempre il quarto giovedì del mese di novembre) e per la maggior parte degli americani, è una ricorrenza familiare ancor più intima del Natale. Perché oso dire che il Thanksgiving rende gli Stati Uniti una nazione più forte?  Perché la gratitudine è un sentimento potente, che quel giorno,  viene espresso da 323.000.000 di persone contemporaneamente, creando una positività sconfinata! E’ stato importato di tutto, ma, questa festività, così positiva e costruttiva…NO! Perché? Lascio a ciascuno le proprie considerazioni.  Quando sbarcarono i primi pionieri inglesi sul suolo americano, gli indiani insegnarono loro a coltivare il mais e altri prodotti del territorio. Vissero un’epoca di pace e di collaborazione che durò 150 anni circa, prima delle orribili oppressioni per impossessarsi dell’immenso territorio. Durante quest’epoca pacifica, i pionieri per ringraziare i nativi dell’aiuto ricevuto (giving thanks =ringraziare) e per l’abbondanza del raccolto, li invitarono a un banchetto. Si narra che i nativi portarono dei cervi e che consigliarono di condire la carne con le bacche di cranberries (mirtilli rossi) per attenuarne il sapore selvatico. L’usanza del famoso tacchino s’instaurò parecchio dopo. Quando posso, organizzo un piccolo Thanksgiving a casa e gli amici ne sono sempre entusiasti. A questo link troverete tutte le ricette della mia infanzia per un Thanksgiving autentico:http://blog.cookaround.com/meltingpot1/category/senza-categoria/ …Ma affinché sia davvero autentico bisogna cuocere, invitare e condividere con profonda gratitudine. Grazie, grazie, grazie a ciascuno di voi e al Tutto per ogni cosa!

Cosa posso fare per il mondo? “L’uomo che pianta alberi”

  Migliorare il clima, purificare l’aria che respiriamo è una cosa fattibile per ciascuno di noi e NON dobbiamo aspettare, e tanto meno delegare, il compito a nazioni sonnolenti. Come? PIANTANDO ALBERI e SEMI! Ogni albero può assorbire mediamente circa 10 kg di CO2 l’anno.  Grazie a una cara amica, Gabriella Campioni, ricercatrice,  scrittrice e curatrice di molte splendide iniziative, tra cui la sua pagina facebook:  https://www.facebook.com/laforestasilenziosa/  (“La Foresta Silenziosa” è un’oasi che colma il cuore, con gli esempi di persone straordinarie che silenziosamente fanno dei miracoli per il bene di tutti) mi  è arrivata la notizia che anche in Sardegna è nata un’associazione di volontari “L’uomo che pianta alberi” per il rimboschimento di aree devastate. http://www.italiachecambia.org/2017/07/io-faccio-cosi-175-uomo-che-pianta-alberi/#   Per merito di una  delle  diverse tecniche di coltivazione sostenibile, del famoso botanico e filosofo giapponese Fukuoka; secondo la quale si impastano letteralmente acqua, semi e argilla (alcuni aggiungono anche un po’ di concime, a seconda delle esigenze del terreno), buona parte dei semi germinano, rinverdendo distese desolate, regalandoci ossigeno e assorbendo l’anidride carbonica in eccesso che sta sconvolgendo il clima del pianeta. Nel 2007 un bambino tedesco, Felix, venne a sapere dell’opera del Premio Nobel della Pace, Maathai, che aveva piantato 30.000.000 di alberi e già nel 2010, grazie ai tanti collaboratori, fu piantato il milionesimo albero in Germania. Supportato dai genitori, ha fondato un’associazione internazionale che si chiama: “Plant for the Planet”, il cui pragmatico motto è: Stop talking start planting!  http://www.plant-for-the-planet.org/media/datastore/cms/media/download/2014-12-08-195808-italiano_informazioni_e_retroscena_plant-for-the-planet.pdf  Smettiamola di parlare e iniziamo a piantare!   Questo è il  piccolo terrazzo di casa nostra, sede dell’associazione a La Spezia.  Sessanta piccoli alberi in questa foto sfoggiano la loro veste autunnale, aspettando assieme a noi di far parte di… Beh di questo parleremo un’altra volta. Seminiamo, seminiamo; perché porta sempre frutti.

https://www.facebook.com/laforestasilenziosa/

http://www.plant-for-the-planet.org/media/datastore/cms/media/download/2014-12-08-195808-italiano_informazioni_e_retroscena_plant-for-the-planet.pdf

http://www.italiachecambia.org/2017/07/io-faccio-cosi-175-uomo-che-pianta-alberi/#

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