“Siamo soli in Venezuela. Se non PARLATE di noi non abbiamo speranza!”

  Questo ci ha scritto un nostro amico che vive a Caracas da molti anni. Sappiamo che tutti noi siamo continuamente sopraffatti dalle atrocità del mondo, ma in questo caso, la richiesta è di un semplice click di condivisione. Il dittatore Maduro cerca di isolare il Venezuela, di impedire la diffusione di notizie sulla situazione, per non essere disturbato dal resto del mondo nel suo annientare l’intero popolo venezuelano. Il nostro amico Gaetano ci racconta di quanto l’isolamento risucchi persino la speranza che un qualche governo, o ente, intervenga prima che gran parte della popolazione muoia letteralmente di fame e per mancanza di farmaci. Hanno bisogno di sapere che il resto del mondo è solidale con i venezuelani, questo dà loro la forza per continuare a combattere. Questo messaggio, senza il vostro aiuto, senza la vostra condivisione, rimane solo un misero squittio. Insieme possiamo fare un rumore insopportabile!

La Pietra “Magica” della Val d’Aveto (GE)

Proviene direttamente dalla crosta terrestre senza aver subito i naturali processi di trasformazione

  Gli abitanti della Val d’Aveto (entroterra ligure, sopra Chiavari) la chiamano la Pietra Borghese. Un tempo si pensava fosse un enorme meteorite ed è, grazie pure ad altre sue caratteristiche particolari, giustamente ammantata di leggende. Fa impazzire le bussole e, se percossa con un martello, risuona come una campana. Oggi sappiamo che è una delle più interessanti formazioni geologiche del nostro Appennino, la roccia più antica d’Italia (3,5 miliardi di anni?), appartenente al mantello della litosfera terrestre, fatto di peridotite Iherzolitica. Questa imponente formazione  proviene dalla crosta terrestre senza aver subito i naturali processi di trasformazione. Si erge maestosa distinguendosi totalmente da qualsiasi altra roccia. Avvicinarsi a questa eccezione di Madre Natura, scatena sensazioni ancestrali. Toccare  un elemento intriso di miliardi di anni di storia di questo pianeta incute deferenza e, ad osservarlo da vicino, porta la mente (purtroppo o per fortuna) a paragonarlo a qualcosa di già conosciuto come le immense statue dell’Isola di Pasqua. E’ come se fosse plasmata da conoscenze antichissime che la animano: l’inconscio di ogni visitatore può ritrovare in essa infiniti archetipi personali. La Natura che contravviene a se stessa e noi, miseri mortali, possiamo solo supporre che sia a causa di una eccessiva frizione causata dallo spostamento delle placche terrestri. Sapevamo che era difficile da raggiungere e, alla nostra età, non siamo più grandi camminatori. Siamo riusciti a raggiungerla solo grazie a un amico che ci ha trovato un mezzo adatto. La strada è (per me almeno) spaventosa. Uno sterrato malandato che non finisce mai. Se volete raggiungerla consiglio un 4X4 , altrimenti meglio fare il percorso a piedi, facendo attenzione ai cani un po’ aggressivi. La strada vi porta fino a pochi metri di distanza e si continua su un sentiero pieno di massi: fate attenzione. Il 25 giugno è stato riaperto il rifugio del Monte Aiona, che si trova poco oltre la pietra e molto probabilmente verrà fatta un po’ di manutenzione. Fifona come sono, ci tornerei solo con i mezzi dell’esercito, corpi speciali compresi, continuando a pregare comunque, a ogni curva su un dirupo. Nonostante la paura, posso dire che i paesaggi lungo la strada sono incantevoli e che il gigante di pietra scatena interrogativi e sensazioni profondi. Per altre informazioni potete cliccare sul link: https://misteryhunters.wordpress.com/2016/03/09/lo-strano-caso-della-pietra-borghese/

oppure sul sito del Parco della Val d’Aveto:  http://www.parks.it/parco.aveto/pun.php

11 luglio al Resilience Cafè di La Spezia arriva l’autore che gira l’Italia in Vespa per presentare il suo libro di viaggi incredibili

   Lui, Andrea Fucile, ha fatto quel che la maggior parte di noi sogna di fare! Ha girato quattro continenti, prendendosi il tempo di approfondire usanze, culture, lingue, paesaggi, cibi e infinite altre sfumature d’umanità. Andrea Fucile, oggi trentaduenne, laureato in Scienza della Comunicazione sta ora percorrendo tutta l’Italia con la sua fedele vespa    per far conoscere il suo libro: “GIROVAGA(BO)NDO”, inevitabile sbocco di tanta conoscenza acquisita ed emozioni vissute. Ci ha appena accennato, al telefono, che non è soltanto un resoconto dei suoi incredibili viaggi (come se non fosse già abbastanza per incollarci al libro), ma desidera anche fornire molti consigli utili sul come viaggiare in modi avventurosi. E’ partito dalla Calabria all’inizio di giugno e ha già fatto decine di presentazioni del suo libro lungo la costa orientale. E’ in partenza da Udine e prevede di fare tappa a La Spezia martedì 11 luglio. Ci siamo messi subito in “moto” per trovargli un locale dove poter ascoltare le sue incredibili avventure. Perché? Perché ci ha telefonato a colpo sicuro, dopo aver letto gli scopi della nostra associazione… Come non aiutare un giovane così intraprendente, avventuroso e simpatico?  I nostri amici del Resilience Cafè, lo splendido caffè letterario di La Spezia, si sono subito offerti di ospitare la sua presentazione del libro, martedì 11 luglio alle 21. Nell’attesa potete seguire i suoi spostamenti sulla sua pagina facebook: https://www.facebook.com/andrea.fucile.3  Ulteriori info sulla pagina facebook del Resilience cafè: https://www.facebook.com/resiliencecafe/?ref=br_rs

I Delfini ci riportano l’icona della Madonna del Segno e…

12 delfini hanno riportato a terra l’icona della Madonna del Segno

  Felice di trasmettervi questa straordinaria notizia proprio il giorno di San Giovanni; perché questa notte, una delle notti più energetiche dell’anno, attorno a un piccolo fuoco sacro, assieme ad amici, ho chiesto un segno e, stamane, una cara amica m’inoltra questo messaggio di una sincronicità parecchio sospetta! Sul Mar Nero una coppia si stava rilassando sulla spiaggia a Sochi, quando la Signora vede ben dodici delfini che cercano di spingere qualcosa verso terra. Appena riescono ad avvicinare l’oggetto misterioso a terra, riprendono subito il largo. La donna s’incuriosisce e chiede al marito, un colonnello in pensione, di andare a vedere di che si tratta. L’oggetto era talmente imbrattato da essere irriconoscibile, ma con un po’ di pazienza, man mano si rivela essere un’icona della Madonna del Segno! Oggi ho scoperto che la Madonna del Segno (proprio ciò che ho chiesto) è particolarmente venerata in Russia dal 1170. La simbologia di questa icona: “…Il gesto della mano con il palmo rivolto verso l’alto esprime l’attesa del dono da parte di Dio e al tempo stesso la totale disponibilità a essere “colmati dall’Alto”; le mani alzate rinunciano ad intervenire autonomamente nella storia e formano al tempo stesso un ricettacolo invisibile che Dio potrà riempire e dal quale si effonderà, come dal bacino di una fonte, l’acqua della vita. ” http://www.inforestauro.org/galleria-icone.html?start=1&jjj=1498326879759  Le coincidenze non terminano qui. Nello scorso maggio, mese “mariano”, è apparso un crop circle (cerchio nel grano) raffigurante la “Mandorla Mistica”. Termine solitamente associato a icone che rappresentano la Vergine e il Figlio di Dio. Troverete nell’articolo anche una straordinaria similitudine con l’immagine della Madonna di Guadalupe. E’ davvero un bel “segnale” che sia riapparsa la Madonna del Segno, spinta a terra da dodici delfini (come gli apostoli) e sia stata finalmente ripulita, forse anche a livello simbolico, dalle troppe brutture di questi ultimi tempi.  Ecco il link: http://sebirblu.blogspot.it/

Povero “Ligio” ha seguito tutte le cure New Age, ma…

Un po’ di satira sulla New Age…

     Disgraziatamente a Ligio viene uno sfogo terribile in viso. Prurito, gonfiore e un bruciore che non gli permettono di dormire la notte. Inizia a curarsi da solo con la visualizzazione quantica, la rigenerazione cellulare, la meditazione Mer-Ka-Ba, le affermazioni positive, i mantra di guarigione, l’Hoponopono e una semplice pomata omeopatica all’arnica. Per guarire più in fretta chiede lumi agli archivi akashici e interroga il suo sé ideale in un’altra dimensione, ma non trova risposte. Aggiunge allora un po’ della sua urina, secondo il metodo consigliato dall’urinoterapia e un goccino di propoli alla pomata e mangia solo mele, perché così gli ha suggerito un amico melariano . Dorme nudo dentro una piramide fatta su misura e pagata una fortuna, su molti cuscini di carbone e bambù tachionici sotto le gambe, affinché il sangue gli affluisca meglio al viso, ricoperto di cristalli e collegato tramite fili, allo Zapper. S’immerge nella vasca d’acqua gelata come prescrive l’idroterapia, con tre chili di sale grosso, mezzo litro di aceto di mele, i cristalli di fluorite e di shungite elite,  i fiori di Bach e l’acqua diamante. Per rigenerarsi quando esce dalla vasca, si cosparge di pomanders dell’Aura Soma,  esegue la danza roteante sufi, canta le invocazioni cabalistiche e beve il succo puro di tre limoni biologici come prescrive la cura del limone. Fa regolarmente reiki, karuna e bagni derivativi almeno sette volte al giorno, ma non basta. Allora prepara impacchi ayurvedici, chiede a un amico di fargli un trattamento di psicocibernetica, di Omega Healing, di Chi e Pong Youp,  la purificazione del Dna e usa le sequenze numeriche di Grabovoi, mentre si picchietta facendo EFT. Ascolta la musica a 432 hertz e i canti gregoriani. Beve diversi  poconeol,  rimedi spagirici e alchemici, va dall’agopuntore, dal massaggiatore shiatsu, watsu, e di riflessologia plantare. Suona le campane tibetane e il tamburo, va da uno sciamano che gli balla intorno per mezza giornata, da un esorcista, dal lettore di tarocchi, dal pranoterapeuta e dall’astrologo. Segue i consigli della nuova medicina del Dottor Hamer. Usa la magia verde degli alberi , la PNL, l’autoipnosi, si fa segnare da un’anziana del paese, recita invocazioni magiche mentre osserva le fiamme delle candele rosa, fa impacchi d’argilla verde ventilata con oli essenziali e acque sacre, insegue un esperto di unzioni con oli sacri e compra il circuito radionico apposito. Dopo aver fatto l’ampeloterapia per due settimane, ingerisce una dozzina di oligoelementi a base di stronzio, la polvere di perle, i Sali di Schussler, i Sali di Epsom, la clorofilla, l’amaro svedese, la spirulina e tutte le alghe biologiche essiccate, le pastiglie di zeolite, si fa fare l’idrocolonterapia e poi digiuna nove giorni. Non basta ancora, allora va a farsi una seduta di: Rqi, Allineamento Divino, Diksha, Costellazioni familiari e terapie angeliche. Segue le indicazioni della psicomagia di Jodorowsky e s’infila una foto del padre nelle mutande. Chiede a una medium di fargli incontrare il suo spirito guida, che gli consiglia di partecipare al gioco di Findhorn, alla capanna sudatoria, alla camminata sui carboni ardenti, allo psicodramma e di percorrere il labirinto. Ligio per essere davvero ligio, si sottopone pure al Theta Healing, l’enneagramma, la danza movimento terapia,  il massaggio connettivale e tui na, ma il poveretto (ora davvero povero grazie ai soldi spesi) peggiora a vista d’occhio.  Forse perché si è rifiutato di usare il metodo VAFFA…..Meno male che è maschio, altrimenti avrebbe fatto pure la benedizione del ventre e l’offerta del mestruo alla terra.

Intendiamoci, la New Age ha permesso a tutti di poter accedere a insegnamenti preziosi per un vero percorso interiore di crescita, ma troppi personaggi in malafede ne hanno degradato persino gli aspetti più sacri. Persone in momenti di fragilità e senza una preparazione organica di base, rischiano di cadere vittime o di questi truffatori o, peggio ancora, dell’illusione che la vita (o karma o destino personale – ognuno lo definisce a modo proprio) segua delle equazioni dare/avere. Le prove arrivano affinché vengano comprese nel profondo, trasformandoci. A volte si guarisce senza nemmeno sapere come, semplicemente perché siamo andati avanti, con pazienza, umiltà, apertura e fiducia. Più ci si fissa su un problema, più gli si attribuisce energia. Certo dobbiamo curarci, provarci, ma senza forzare troppo. Basta tenere presente che tutti hanno bisogno di “lavorare” su qualche aspetto di se stessi. Mentre scrivevo, ridevo, perché ho provato almeno una volta tutto quello che ho scritto… Ma nell’arco di 40 anni di ricerca! Conoscendomi, vorrò sperimentare ancora. A ciascuno le proprie follie e curiosità verso la vita… Buon Cammino e Buona Ricerca a tutti!

La Madonna Guerriera e altre strane “unicità” Siciliane

Solo in Sicilia è possibile

  Se viaggi abbastanza in Sicilia ti rendi conto che tutto è possibile. La Madonna che scende dal Cielo su un cavallo bianco, brandendo una spada per liberare Scicli dal dominio Saraceno nel 1091. La Madonna! Non San Giorgio o l’Arcangelo Michele, ma Lei, emblema universale di amorevolezza, di misericordia e di dolcezza. Credo che qualche artista si sia lasciato ispirare da una figura femminile a lui vicina, perché certe donne siciliane sono davvero toste. La storia nel dettaglio la trovate qui: http://www.siciliainfesta.com/feste/festa_della_madonna_delle_milizie_scicli.htm   Ma non siamo che all’inizio di questo excursus nelle particolarità siciliane. Probabilmente Halloween proviene dall’antica usanza, ancora molto seguita, di far trovare ai bambini, la mattina dei Morti, i dolci portati loro in dono dai defunti. Capolavori di marzapane frutto di una maestria secolare e i macabri biscotti: “Ossa dei morti”, un po’ come per El dia de los Muertos in Messico. Il macabro non manca in questa Terra eclettica. Per la famosa festa della Patrona di Catania, Sant’Agata, che richiama fedeli da mezzo mondo, si mangiano le “Minni d’a Santa”. Biscotti a forma del seno che fu amputato alla povera Sant’Agata. Catania, dove puoi sciare e andare al mare lo stesso giorno; sempre che il vulcano, sempre suscettibile, sia d’accordo. Nel centro storico, oltre alle imponenti bellezze architettoniche, un numero impensabile di chiese (in Via Crociferi ve ne sono ben TRE nel raggio di duecento metri!), il profumo di bontà sfornate giorno e notte dalle rosticcerie e camminando camminando, t’imbatti nella casa dove visse a cavallo tra il settecento e l’ottocento, il poeta Micio (Domenico) Tempio. Noto soprattutto (a torto, devo dire)  per la sue poesie erotiche.  Osservate dove indugiano le mani dei telamoni laterali… Solo una mano per reggere il balcone, l’altra è impegnata in una “Minata de li Dei'”. Spostandosi verso Palermo, a Bagheria, si trova Villa Palagonia, chiamata la villa dei Mostri, che abbiamo visto in diversi film famosi, con le sue sculture inquietanti. Potrei scrivere per giorni, ma mi limito a segnalarvi ancora la Stonehenge Siciliana che si trova ad Agrimusco nel messinese. Vorrei proprio organizzare una bella gita per viverla assieme, perché diversi amici ce ne hanno parlato in maniera entusiastica. Ecco alcune immagini: http://www.gazzettadelsud.it/blog/la–linea-d-ombra/195839/Argimusco–la-Stonehenge-siciliana.html

Scusate: non resisto, appena altre due chicche. Se gli americani sapessero che uno dei loro dolci nazionali: il Jello, quella gelatina dolce dai colori improbabili, servita ovunque, viene dal dolce siciliano che si chiama appunto: GELO (molto più buono e delicato) o che le anchovies (le acciughe) si chiamano così, perché qualche pescatore siciliano sbarcato negli U.S.A. avrà continuato a urlare: ANCIOVI , fino al punto d’imporre il nome a questo pesce oltre l’Atlantico; ma di questi tempi non aspettiamoci alcuna riconoscenza.  E gli Inglesi? Fierissimi del loro William Shakespeare, che pare invece fosse natio di Messina, figlio di una nobile (Guglielma Crollalanza = William Shakespeare) e del medico Michelangelo Florio. Hanno trovato persino una stesura originale, precedente alla stesura dell’opera: “Molto rumore per nulla” in dialetto messinese; che non stupisce affatto, visto che la commedia è interamente ambientata a Messina con personaggi messinesi… Appena si sbarca in quest’isola e si sente che gli organi genitali maschili hanno un appellativo femminile e quelli femminili, diversi nomi maschili… Si capisce subito che deve esserci qualcosa di particolare!

Abbiamo davvero il Libero Arbitrio?

  Risposta? POCO!

Come oso dire una cosa del genere? Per un mare di motivi: sia positivi (per il nostro modo d’interpretare la vita) sia negativi. Lasciamo da parte tutte le considerazioni prettamente religiose e filosofiche, per cercare un riscontro reale e quotidiano della nostra libertà di scelta e di azione. Dopo appena quarant’anni di ricerca quasi spasmodica, una sintesi estrema potrebbe suonare più o meno cosi:

  • Da un punto di vista puramente umano, materiale, se preferite, che non tiene in considerazione disegni divini, siamo comunque schiavi dei condizionamenti, della società, dell’inconscio collettivo, del potere, dell’informazione, delle nostre emozioni e istinti, dei bisogni primordiali e soprattutto dei mezzi necessari per soddisfarli, della genetica, della cultura del luogo dove viviamo, delle leggi, delle tasse e… Del libero arbitrio del nostro prossimo. Quante volte ci siamo innamorati di una persona che non ne voleva proprio sapere di noi?
  • Se ci addentriamo nell’ambito più spirituale (in teoria tutto è spirituale, ma per per comodità di narrazione, scindo) la situazione pare precipitare, nonostante tutto il “Newagismo” imperante che tenta di farci credere di poter plasmare la vita in una settimana; sebbene offra al contempo, delle possibilità di riscatto impensabili. Che ginepraio! Se, ad esempio, un astrologo vede subito, da un tema natale di una persona, il suo tipo d’intelligenza, le prove principali che dovrà affrontare, la sua capacità d’amare o meno e credetemi è difficilissimo sbagliarsi, allora si ha la conferma che ogni nascita obbedisce a un piano in parte già stabilito. Noi possiamo e dobbiamo superare, trasformare e trascendere i limiti e le prove della giovinezza, ma questo ci  costa anni e anni di vita. Certo in ogni momento siamo liberi di scegliere, ma prevalentemente ciò che NON peggiorerà la situazione; altri fattori rimangono, e pure a lungo, aldilà di ogni sforzo di volontà. D’altronde i pilastri fondamentali di ogni credo invitano all’accettazione, all’acquietamento dell’ego, alla ricerca di gioie “superiori”. E’ pure vero che ognuno di noi, in qualsiasi momento, può compiere opere prodigiose senza nemmeno rendersi conto d’aver cambiato la vita a tutte le persone coinvolte. Come è anche possibile, e più facile di quel che s’immagina, cambiare aspetti fondamentali della nostra esistenza senza nemmeno esserne realmente consapevoli.
  • Perché non siamo più liberi? Come potrebbe questo mondo immenso proseguire la sua esistenza se non ci fossero regole? Se la Luna decidesse di fare un tuffo in mare o il Sole preferisse illuminare un popolo più bello del nostro…
  •   COME RISCATTARE LA PROPRIA VERA LIBERTA’?       Facendo gli eremiti o i vagabondi? Troppo semplice oppure troppo doloroso. Lasciamo da parte quella esigua minoranza che riesce davvero a fare ciò che ama fare; noi, comuni mortali, che possiamo fare? LIBERARCI dei nostri DEMONI INTERIORI anzitutto! Quante volte abbiamo visto persone che avevano tutto, ai nostri occhi, ridursi in stati pietosi, perdendo persino la propria dignità o arrivare al suicidio? Belli, ricchi, famosi, amati eppure infelici. Gli sciamani che ho conosciuto e che mi hanno insegnato molto, mi ripetevano: “il mondo è come tu lo sogni”. Se sei vittima di te stesso, dei tuoi complessi, dei sensi di colpa che non hanno vero motivo d’essere, se non riesci a perdonare te stesso, il mondo e gli altri, fortifichi sempre più la tua prigione che non ti permette di vedere oltre. Ti vieti d’intravedere un disegno più ampio di cui potresti addirittura innamorarti, ma ci vuole un fottuto coraggio per riuscirci! Sì: tanto coraggio e determinazione; ma siamo vivi per sperimentare la nostra immensità, mica per annoiarci! Siete d’accordo?
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