Incontro “vero” con l’autore che gira l’Italia in Vespa: Andrea Fucile

    Ieri sera al Resilience Cafè di La Spezia abbiamo incontrato (finalmente di persona, dopo diversi contatti telefonici) Andrea Fucile, autore del libro “Girovaga(bo)ndo”, che sta girando l’Italia in Vespa per portarci il suo messaggio. Questa notte ho già letto metà libro e posso dirvi che non ha nulla a che fare con i molti libri di viaggio a cui siamo abituati. Non aspettatevi le descrizioni dei luoghi, ma aspettatevi spaccati d’umanità, denunce a chiare lettere contro strapoteri aberranti, avventura, incontri speciali, incontri pericolosi  e consigli preziosi per viaggiare “leggeri”, narrati con schiettezza. E per me, che potrei essere sua madre, quel filo d’ingenuità positiva che conserva, costatagli parecchio in certi angoli del mondo, m’intenerisce. Andrea Fucile s’indigna di fronte alla miseria in cui vivono troppi nostri fratelli su questa terra e ci si immerge, scoprendo quanto i cuori più provati siano capaci di generosità e di accoglienza. E’ un’opera senza veli, soprattutto i suoi. Analizza i suoi comportamenti e le sue reazioni con rigore; cosa che non mi stupisce, perché viaggia per diventare una persona migliore. Bramoso di conoscere le infinite sfumature d’umanità e le usanze più impensabili che descrive nella sua opera. Andrea, però, scatena anche altro. Non avete idea del piacere che ci ha fatto vedere quante persone si siano immediatamente prodigate per aiutarlo. E’ arrivato al Resilience Cafè, letteralmente scortato da molti membri del “Moto Vespa Club La Spezia Golfo dei Poeti“, dopo un lauto banchetto in suo onore. Tutti a dargli consigli su dove dormire, cosa vedere, senza che nemmeno lo chiedesse. Non è la prima volta che vivo questa sensazione, perché ho altri  amici grandi viaggiatori per il mondo, ognuno in cerca di aspetti completamente diversi dell’esistenza. E si scatena sempre la voglia  di contribuire, in qualche modo, a questo viaggio; perché è come se ne fossimo parte e Andrea lo conferma pienamente nel suo libro, ma ancor prima  nel suo cuore. Trapelano anche le sue paure, momenti di disorientamento, problemi di soldi e tante altre nostre ansie umane, porti attraverso le pagine con grande sincerità e umiltà. Desidero salutare Andrea Fucile e tutti noi, pellegrini di questa terra,  con una antica benedizione Irlandese chiamata: Buona Strada

“Possa la strada alzarsi
Per venirti incontro;
possa il vento soffiare
sempre alle tue spalle;
possa il sole splendere
sempre sul tuo viso
e la pioggia cadere
soffice sul tuo giardino
e fino a che non ci
incontreremo di nuovo
possa Dio tenerti
nel palmo della Sua mano “.

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