- Pochi sanno che l’Italia è l’unica nazione in cui è obbligatorio ottenere l’idoneità del tribunale dei minori per adottare. Sì l’unica nazione europea! Perché? Mistero! In qualsiasi altra nazione si va direttamente in un’agenzia specializzata. Gli italiani invece, devono affrontare un lungo ed estenuante percorso (di almeno un anno e mezzo) di interviste con assistenti sociali e psicologi delle Asl locali, per poi proseguire l’iter presso il Tribunale dei Minori.
- I costi dell’adozione internazionale (solitamente si presentano le domande sia per l’Italia sia per l’estero) sono alti, spesso proibitivi. Dipende anche dallo Stato in cui si trova l’orfano. Si arriva a sfiorare i 40.ooo Euro oltre a doversi assentare dal lavoro per mesi, soggiornando, nel paese dove si trova il bimbo/a.
- I trattati diplomatici internazionali “impongono” a quasi tutte le nazioni, di “dare in adozione” almeno una parte dei bambini rimasti orfani, pena irrigidimento dei concordati. Alcuni Stati accettano di buon grado, ma altri ovviamente no, perché i loro piccoli cittadini crescerebbero in luoghi con usanze e mentalità troppo divergenti rispetto alla terra natia. A questo bisogna aggiungere l’eventualità che alcuni bimbi presentino qualità spiccate, in campo sportivo ad esempio e in questi casi, la Madre patria, non li lascerà varcare i confini.
- Purtroppo esiste la possibilità di restituire i bambini nel caso si presentassero troppe difficoltà. Nel periodo in cui le “restituzioni” aumentano, l’iter adottivo s’inasprisce ancor più. Tutti noi pensiamo che sia un’azione esecrabile, ma disgraziatamente, alcuni bimbi vengono talmente maltrattati sia prima di diventare orfani, sia durante la loro permanenza in alcuni istituti, che possono diventare pericolosi per se stessi e gli altri. I traumi sono talmente profondi e laceranti, da rendere anche un lieve recupero quasi impossibile. E’ terribile a dirsi, ma in molti luoghi della terra la vita umana, compresa quella dei bambini, non è tenuta in gran considerazione.
- Qualsiasi cambiamento di regime, rivolta, guerra o significativo mutamento dello status quo nelle nazioni, blocca immediatamente gli iter adottivi. Succede persino che gli aspiranti genitori abbiano già instaurato un rapporto personale con il bimbo/a e che si vedano costretti ad abbandonare il paese senza alcuna possibilità di rivedere la povera creatura, nuovamente abbandona. Sì la situazione si presenta difficile, dannatamente difficile e in totale contraddizione con l’aiuto che dovrebbe trovare chi vuole accogliere e amare un orfano bisognoso di tutto. Per chi volesse tentare, è bene rivolgersi ad associazioni come: l’Aibi e Genitori si diventa, per essere preparati e assistiti. Comunque molte copie riescono nell’impresa, perché i fattori in ballo sono tanti e la vita segue le sue regole, che non possono venire intralciate dagli uomini…
- Se volete regalare la versione cartacea a chi potrebbe averne bisogno, potete ordinare il libro a questo link: http://www.lulu.com/shop/maria-lanzone/quel-che-nessuno-dice-sulle-adozioni/paperback/product-20127868.html
Tag: difficoltà adozioni
Nostra intervista su”Il Giornale” sugli Orfanotrofi Spa Italiani
Solo 1 coppia su 10 ottiene l’idoneità
Se conoscete qualcuno che sta tentando di adottare un bimbo, vi preghiamo di dire loro di rivolgersi a un’associazione idonea (come l’A.i.b.i. Associazione amici dei bambini) che possa prepararli al percorso, affinché non si ritrovino nella situazione nella quale ci siamo imbattuti noi. Se non ci sono riusciti, possono scriverci al nostro sito http://www.volevoadottare.it o anche qui, ovviamente. Forse la nostra esperienza può aiutarli e troveranno, per quel che ci è possibile, una parola di sostegno.