Cosa cerca davvero una Donna in un Uomo?

   Conviviamo dall’inizio dei tempi eppure ci è ancora difficile capirci. Le incomprensioni di base sono sempre le solite, come le lamentele, che diventano vignette o barzellette avvilenti, trite e ritrite.  Dei difetti di genere, non ne parliamo. Le riunioni tra donne inferocite diventano  delle serate spassosissime e dopo il primo drink, le battute acquisiscono un crescendo d’ilarità con un pizzico di vetriolo. Le riunioni intergenerazionali poi (beep – beep). Le riunioni maschili? Spesso liquidano tutto con un: mi rompe sempre le p…… Passami una birra. Ma perché continuiamo a cercarci nonostante la dilagante fragilità dei rapporti ? I motivi d’attrazione sono infiniti, perplessi e spesso possiamo pensare che ci sia  di mezzo un karma. Cerchiamo comunque di capire (almeno in parte) cosa cerca una donna in un uomo. Senso di protezione? Non è più necessario come un tempo, grazie al Cielo. Certo…Rifugiarsi tra le braccia del proprio uomo è sempre confortante, ma non basta. Qualcuno da accudire, perché si soffre della sindrome della crocerossina? Diventiamo sempre più consapevoli e sappiamo che non funziona, oltre a essere un’orribile premessa per un rapporto…Come sappiamo CHE LA VOGLIA D’INNAMORARSI E’ PERICOLOSA!!!  L’attrazione fisica? Non basta e dura poco. Un brav’uomo di cui potersi fidare? E’ solo una premessa indispensable. Un uomo con cui poter parlare di tante cose? Può essere anche solo un amico. Un tempo pensavo che: gli uomini insegnano alle donne ad amare di più se stesse e le donne insegnano agli uomini ad amare di più gli altri, finché non ho parlato con una sorella maggiore. Qualcosa dentro di noi, cerca chi ci permette d’esprimere, di vivere e di essere, parti di noi che altrimenti non verrebbero alla luce. Solo interagendo a livelli profondi (consapevolmente o meno…altro mistero) vengono fuori sfaccettature nascoste persino a noi stessi. Ci si auspica che siano le parti migliori. Come nella classica battuta strappalacrime dei film, dove il protagonista dice: “Accanto a lei divento migliore”…Ma nell’infinito dedalo dell’esistenza, non sappiamo cosa veniamo chiamati a sperimentare. Va da sé che ognuno avrà il suo bell’elenco di conditio sine qua non in mente, ma puntualmente ci innamoriamo di una persona molto diversa, che forse corrisponde al 10% del nostro prezioso identikit del compagno perfetto…Oppure, peggio ancora, l’amato ha tutte le caratteristiche che avevamo in mente, ma ha pure difetti orribili ai quali non avevamo pensato! Perché è tutto così complicato? Perché amare non è roba da mammolette. Ci vuole un gran coraggio ad amare. Qualcuno dice che il  contrario dell’amore è la paura. La paura di essere vulnerabili, di scoprirsi, di mettersi in discussione, di abbandonare le proprie certezze, di lasciar andare il controllo su tutto, di confrontarsi, di venirsi incontro, di CAMBIARE… E’ proprio questo l’essenza della vita. Evolverci, che ci piaccia o meno è uno dei motivi più importanti per cui siamo qui, meglio farlo con le buone, prima che la vita presenti il conto…Che dite? Signori Uomini, aspettiamo con trepidazione la vostra risposta! Grazie

Libri che aiutano le coppie a litigare di meno…

Capirsi meglio è il primo passo per litigare di meno

                Ho appena terminato di leggere entrambi e penso che  dovrebbero essere obbligatori in tutte le liste di nozze. Forniscono delle spiegazioni antropologiche, storiche, scientifiche e sociali, riguardo a buona parte dei problemi, che si presentano in qualsiasi vita di coppia, in ogni parte del mondo. Non offrono bacchette magiche, ma alcuni esercizi pratici sì. La sintesi non è rosea, soprattutto per quel che concerne il genere maschile, ma gli autori, con grande buon senso e un pizzico d’umorismo, spiegano degli accorgimenti che possono mitigare gli scontri sul nascere. E’ molto bello che gli scrittori  siano marito e moglie e che non abbiano affatto “filtrato”, anzi, hanno esposto come un semplice dato di fatto, alcune delle principali carenze e ossessioni, sia maschili, sia femminili. Resta comunque il bisogno di accettare le nostre diversità, ma con maggior consapevolezza; cosa che ci permetterà più possibilità d’incontro. E’ spaventoso leggere che fino agli inizi dell’ottocento, le donne che “infastidivano” i mariti, venivano punite con la sedia a immersione. Legate a una sedia, venivano calate nel fiume per un tempo, a piena discrezione del coniuge. Vi riporto uno stralcio,  un filino dissacrante, ma molto azzeccato sotto altri punti di vista: ” La storia dei 3 re Magi e della nascita di Cristo è una delle più narrate al mondo e, a detta delle donne, esemplifica tutti gli aspetti peggiori del sesso maschile. In primo luogo, i tre re supposero che i cieli ruotassero attorno a loro e che la stella fosse posta lì appositamente perché la seguissero. In secondo luogo, non arrivarono alla stalla in cui era nato Gesù se non due mesi dopo l’evento, molto probabilmente perché non si fermarono per strada a chiedere indicazioni. In terzo luogo, quale utilità avevano per un neonato e sua madre l’oro, l’incenso …e la mirra? Infine, tre uomini portatoti di saggezza? E chi li ha mai visti? Se i protagonisti della storia fossero state tre donne, avrebbero chiesto indicazioni, sarebbero arrivate in tempo per far nascere il bambino e avrebbero portato doni utili, quali pannolini, biberon, giocattoli e un bouquet di fiori. Poi avrebbero condotto gli animali all’esterno, pulito la stalla, preparato da mangiare, sarebbero rimaste in contatto per posta e sulla terra avrebbe regnato la pace per sempre”

Manifesto per Uomini Consapevoli

Ogni uomo dovrebbe leggerlo alle donne della sua vita

galanteria  Appena lo trovai, lo tradussi subito. Cari Uomini, leggetelo ad alta voce a tutte le donne della vostra vita: madre, sorelle, amiche, cugine, fidanzate, colleghe perché cura l’anima, la nostra e la vostra!

MANIFESTO Per UOMINI CONSAPEVOLI

“Cara Donna,

– Vengo a te oggi come un uomo che intende divenire
più consapevole in tutti i modi.
Provo profondo amore, grande rispetto e una crescente
venerazione dei doni del femminile. Provo inoltre
profonda tristezza per le azioni distruttive passate
e presenti del maschile inconsapevole. Desidero
chiederti perdono e fare ammenda per quelle azioni,
per poter portare avanti una nuova era di co-
creazione assieme a te.

– Nel mio divenire più consapevole, mi rendo sempre
più conto del ruolo delle energie maschili e
femminili: dentro di me, dentro di te ed in ogni cosa
della vita. Comprendo che abbiamo tutti pieno accesso
all’intero spettro di queste energie. Mi sto inoltre
progressivamente risvegliando verso la dimensione che
va oltre ogni dualità, libero e aperto come il cielo.

– Mi impegno ad avere e governare una mascolinità che
ci onora e celebra come eguali. So che per onorarti
veramente come donna multi-dimensionale, devo essere
pienamente presente a me stesso e possedere i doni
che devo condividere con te. Insieme possiamo
generare grandi miracoli nutrendoci reciprocamente
in maniera consapevole, trattandoci con riverenza e
rispetto e venerando la divinità espressa da entrambe
le energie, la maschile e la femminile.

– Come uomini, la nostra relazione col femminile è
stata spesso inconsapevole. Mi dispiace che le donne
e le energie femminili siano state oppresse e
soggiogate per così lungo tempo. Nel corso della
storia, gli uomini vi hanno stuprate e hanno abusato
di voi, vi hanno bruciate sul rogo, hanno comprato e
venduto i vostri corpi per piacere sessuale, vi hanno
bandite da incarichi religiosi e politici, relegate a
compiti subordinati, costrette a nascondere i vostri
volti e hanno persino reciso i vostri organi di
piacere sessuale.

– Posso non aver fatto queste cose personalmente, ma
sono consapevole delle forze della psiche maschile
inconsapevole, che si sente minacciata dal femminile
e per questo cerca di dominarla. Molti degli uomini
che vi hanno oppresse o che hanno abusato di voi non
sono più in vita. Molti tra gli uomini ancora viventi
potrebbero essere incapaci di chiedere perdono perché
rimangono incatenati in una prigione di rabbia, paura
e vergogna. In nome del mio genere, ti chiedo perdono
per le nostre azioni inconsapevoli di quando eravamo
rabbiosi, spaventati e nella morsa delle forze
distruttive nella nostra psiche. Scelgo di non
contribuire più a queste forze, né di essere
governato da esse nella mia vita. Ti porgo questa
richiesta di perdono nella speranza che ci possa
essere un nuovo inizio in uno spirito di co-creazione.

– Riconosco che le religioni di questi ultimi
millenni sono state fondate e propagate soprattutto
da uomini. Abbiamo spesso agito come se avessimo
l’ultima parola su Dio e sulla vita spirituale,
quando quel che veramente conosciamo è soltanto
l’espressione maschile di tutto ciò. Il risultato è
che abbiamo soppresso le forme di spiritualità più di
cuore, di connessione e comprensive. Mi impegno ora a
onorare anche la spiritualità del divino femminile.

– Onoro la tua profonda connessione alla Terra. Come
uomini, il nostro rapporto con il nostro pianeta e le
sue risorse è stato spesso motivato dalla
competizione, dall’acquisizione e dal dominio.
Abbiamo erroneamente creduto che l’espansione ci
avrebbe protetti dall’usurpazione e nel procedere
abbiamo violato la santità della Terra e disturbato i
suoi ritmi naturali. Mi impegno ad ascoltare il senso
dell’intuizione che possiedi per sanare il nostro
pianeta e farlo prosperare.

– Onoro la tua intuizione e la tua profonda capacità
di percepire. Come uomini, abbiamo spesso svalutato
la percezione e l’intuizione a favore di un’ottica
dominata dai fatti e dalla logica. Questo modo di
essere sembrava necessario per spingere l’umanità
oltre la superstizione e la bestialità, ma nel
processo abbiamo perso molto del cuore della vita. Mi
impegno a rispettare l’arte dell’intuizione, della
percezione e la saggezza del cuore femminile, di modo
che insieme possiamo integrarle in un modo di vedere
la vita bilanciato, che onora e comprende tutte le
saggezze.

– Onoro la bellezza e l’integrità del tuo corpo.
Quando ci nutriamo l’un l’altro attraverso i nostri
corpi con attenzione e devozione, non esistono più
limiti all’amore che possiamo generare. Provo dolore
perché gli uomini hanno usato la tua bellezza come
una forma di commercio nella prostituzione e nella
pornografia. Nella morsa della lussuria abbiamo
spesso perso la capacità di chiedere l’intimità con
gentilezza o di accettare “No” come risposta. Mi
oppongo ad ogni forma forzata e senz’anima di
commercializzazione della bellezza della donna e
rispetto il fatto che il tuo corpo ti appartiene.

– Onoro la tua capacità di risolvere i conflitti
pacificamente, di chiedere perdono sinceramente e di
perdonare con grazia. Noi abbiamo protratto guerre
infinite sui nostri disaccordi. Nel difendere le
nostre terre e proteggere le nostre famiglie siamo
divenuti dipendenti dalla guerra stessa. E’ raro, al
contrario, che un’invasione o una guerra siano state
istigate da una donna. Perdonami per averti
trascinata in queste guerre e per gli stupri, le
uccisioni, i cuori spezzati e le famiglie devastate
causate da esse. Accogliamo la tua saggezza nel
creare un mondo che può esistere senza ricorrere alla
distruzione.

– Onoro la tua capacità di ascoltare il tuo corpo e i
suoi bisogni di cibo, riposo e gioco. Celebro la tua
abilità a prestare attenzione a ciò che è qui ora.
Come uomini, le nostre preoccupazioni per i nostri
obiettivi e risultati ci hanno spesso assorbiti
completamente rendendoci non disponibili ad una
relazione. So d’averti coinvolta anche in questo
squilibrio, frustrando spesso il tuo desiderio di
contatto. E’ giunto per noi il tempo di essere
centrati. Accolgo la tua saggezza nel mantenere
l’equilibrio nei nostri corpi ed in tutti i nostri
modi di relazionarci.

– Onoro il tuo senso di giustizia compassionevole.
Nel nostro sistema di giustizia, gli uomini hanno
dominato come giudici e poliziotti, costruito
prigioni e riverito il principio della punizione. Ti
accolgo a lavorare con noi nel riportare il cuore nel
sistema giudiziario.

– So anche che le economie globali sono state
dominate dal maschile inconsapevole, che ha spesso
agito sulla base dell’avidità e della paura della
carenza. Il risultato è stato l’impoverimento e la
perdita di potere di molta gente. Con il tuo naturale
senso di nutrimento e abbondanza, so che possiamo
lavorare insieme per creare un’economia globale che
davvero si prenda cura di tutti.

– Scusandomi con te per tutte le ferite che gli
uomini ti hanno causato, riconosco che io e molti dei
miei fratelli siamo stati feriti a nostra volta dalle
nostre madri, le nostre sorelle, le nostre compagne
ed ex-compagne. Come uomo consapevole accetto di
sentire pienamente queste ferite dentro di me e di
lasciarle andare. Ti perdono per tutte le azioni
inconsapevoli che puoi aver commesso, come perdono me
stesso e il mio genere per il nostro agire da
sonnambuli.

– Da oggi in avanti, giuro di trattare il tuo cuore
per il sacro tempio che è e prometto di onorare il
femminile in te e in me e nel mio rapporto con la
vita. So che lasciandoci dietro il passato e unendo
le nostre mani nel presente, possiamo fare delle
nostre forze una sinergia. Insieme, non vi è nulla
che non possiamo fare.

Insieme possiamo fare miracoli.”

Tratto da- http://www.facebook.com/consciousmen  

STAMPATELO E LEGGETELO AD ALTA VOCE ALLE DONNE CHE VI
SONO CARE. SGORGHERANNO LACRIME DI GIOIA LIBERATORIE.

Perché le donne dovrebbero raccontare le storie dell’umanità

“ Quando un uomo parla di lavare i piatti è realismo. Quando ne scrive una donna è una sfortunata predisposizione genetica.” –

Jude Kelley    Ho tradotto questo intervento sagace e assolutamente vero, purtroppo,  della direttrice artistica del Centro Southbank, la massima istituzione culturale Britannica : Jude Kelly . Il testo originale, assieme al video  è a questo link:

Godetevi l’interessantissimo “racconto” di questa splendida donna, le affermazioni scioccanti di uomini che dovrebbero essere colti, la squisita analisi dell’Amleto fatta da Jude e tutte le riflessioni che ne derivano. (Ho riportato ogni cosa, perfino i minuti dell’intervento) Grazie, come sempre, Gabriella Campioni per avermelo segnalato. 

Perché le donne dovrebbero raccontare le storie dell’umanità

 0:11 Perché pensate che le storie raccontate dagli uomini siano ritenute d’importanza universale, mentre si pensa che quelle raccontate dalle donne, riguardino semplicemente le donne?

0:25 Mia Nonna lasciò la scuola quando aveva 12 anni. Ebbe 14 figli. Mia Madre lasciò la scuola all’età di 15 anni. Era una segretaria. Io mi sono laureata per diventare un regista teatrale e questo progresso è dovuto interamente al fatto che persone che non incontrerò mai, lottarono per i diritti delle donne, il diritto al voto, all’educazione e di poter progredire. E io sono determinata a fare altrettanto e ovviamente anche voi. Perché no?  –  0:52 (Applausi)

0:54 Così iniziai con il festival chiamato WOW (Women of the World – Donne del Mondo), sette anni fa e ora è diffuso in 20 nazioni attraverso i 5 continenti. E una di queste nazioni è Somaliland in Africa. Ci sono andata l’anno scorso e parte della gioia provata andandoci, mi è arrivata dalle caverne di Laas Geel. Queste caverne contengono alcuni dei dipinti rupestri più antichi del mondo. Si pensa che abbiano dai 9000 agli 11000 anni. Arte: ciò che l’umanità crea da quando si è evoluta. E’ come parliamo di noi stessi, come comprendiamo la nostra identità, come vediamo ciò che ci circonda, quel che scopriamo nel nostro prossimo grazie al significato delle nostre esistenze. A questo serve l’arte.

1:46 Guardate questa piccola foto. Penso sia una bambina piccola. Ho pensato fosse un po’ come me quando ero piccola. E ho pensato, bene, chi ha dipinto questa immagine così gioiosa e giovane? Chiesi al curatore delle caverne: “Mi parli degli uomini e delle donne che hanno dipinto queste immagini”. Mi guardò di traverso e mi rispose: “ Le donne non dipinsero queste immagini”. Io risposi: “ Beh, fu 11000 anni fa, Lei come fa a saperlo”?  –   2:14 (Risate)

2:16  Ed Egli disse: “Le donne non fanno queste cose. Gli uomini fecero questi segni. Le donne non li fanno”.

2:25 Ora, non ero affatto sorpresa , perché è un atteggiamento che ho visto da una vita, come produttore di teatro. Ci viene detto che la conoscenza Divina scende tra noi attraverso il maschile, che sia l’imam, il prete, il rabbino o l’uomo santo. Allo stesso modo, ci viene detto che il genio creativo risiede nel maschile, è il  maschile che sarà in grado di dirci realmente chi siamo, è il maschile che racconterà la storia universale per nostro conto, mentre le artiste donne parleranno soltanto delle esperienze femminili, di problemi femminili che interessano soltanto alle donne e d’interesse passeggero per gli uomini – e veramente solo ad alcuni uomini. Ed è questa convinzione che ci viene insegnata, che credo dia così tanto colore se siamo preparati a credere che le storie delle donne hanno importanza. E salvo che non siamo preparati a credere  che le storie delle donne abbiano davvero importanza, allora i diritti delle donne non hanno alcuna importanza e allora il cambiamento non può avvenire davvero.

3:37 Voglio parlarvi di 2 esempi di storie reputate d’importanza universale: “E.T.” e “Amleto”.  -3:48 (Risate)

3:51 Portai  i miei due figli, quando erano piccoli – Caroline aveva 8 anni e Roby ne aveva 5 –  a vedere “E.T.” E’ una storia fantastica di questo piccolo alieno che finisce in una famiglia Americana con una Mamma, 2 fratelli e una sorella, ma lui vuole tornare a casa. Non solo, alcuni scienziati cattivi vogliono fare esperimenti su di lui e lo stanno cercando. Allora i bambini fanno una pensata. Decidono che lo porteranno indietro alla sua navetta spaziale appena possibile e allora lo infilano nel cestino della bicicletta e si avviano. Ma sfortunatamente i cattivi li hanno individuati e li inseguono armati a sirene spiegate, creando un clima di terrore e stanno per accerchiare i bambini che non ce la faranno mai. E tutto a un tratto, magicamente, le biciclette volano per aria, sopra le nuvole, sopra la luna e salveranno “E.T.”

4:50 Mi volto per guardare i volti dei miei figli e Robby è rapito, è lì con loro, sta salvando E.T. è un bambino felice. Poi mi volto a guardare Caroline che sta piangendo tutte le sue lacrime. Le chiesi: “Che succede?” E lei rispose: “Perché non posso salvare E.T.? Perché non posso venire?” E allora tutto a un tratto realizzai che non erano bambini e bambine, ma erano maschietti – tutti maschietti. E Caroline che aveva investito così tanto in E.T., che non era invitata a salvarlo si sentì così umiliata e respinta.

5:27 Allora scrissi a Steven Spielberg…

5:29 (risate e applausi)

5:35 e dissi: “Non so se comprende l’importanza psicologica di ciò che è accaduto; lei è pronto a pagare i conti del terapista?”

5:42 Dopo vent’anni non ho ancora avuto una risposta, ma ci spero ancora. – 5:48 Risate

5:50 Ho pensato fosse interessante, perché se leggete i commenti di quel che intendeva trasmettere con E.T., dice esattamente: “Voglio che il mondo capisca che dobbiamo abbracciare il diverso.” Ma comunque non ha incluso l’idea della diversità di una ragazza, nel suo pensiero. Pensava stesse scrivendo una storia dell’intera umanità. Caroline pensava che stesse emarginando metà dell’umanità. Lui pensava di scrivere una storia sulla bontà umana, lei pensava che avesse scritto un’avventura eroica solo per i maschietti.

6:25 Ciò è comune. Gli uomini credono sia stato conferito loro il mantello della comunicazione universale, ma naturalmente come potrebbe non essere così? Scrivono partendo da esperienze maschili attraverso occhi maschili. Anche noi dobbiamo esaminarci da questo punto di vista. Dobbiamo essere pronte a ripercorrere tutti i nostri libri e film, tutte le cose favorite e dire: “In realtà, questo è scritto da un artista maschile – non un artista. Dobbiamo riconoscere che così tante storie sono scritte con una prospettiva maschile, che va bene; ma allora le donne hanno bisogno di avere il 50% di diritti per il palcoscenico, i film, i romanzi e una collocazione creativa.

7:08 Lasciatemi parlare di Amleto. “Essere o non essere, questa è la domanda”. Ma questa non è la mia domanda. La mia domanda è: Perché m’insegnarono da giovincella che questa era una quintessenza d’esempio del dilemma umano e dell’esperienza umana? E’ una storia meravigliosa, ma in realtà parla di un giovane pieno di paure che non sarebbe in grado di manifestarsi come una figura potente in un mondo maschile a meno che non tragga vendetta dall’uccisione di suo padre. Ci parla lungamente dell’opzione del suicidio, ma effettivamente la persona che veramente  si suicida, Ophelia, dopo essere stata umiliata e abusata da lui, non ha mai la possibilità di dire al pubblico i suoi sentimenti. E poi, quando ha finito con  Ophelia, ritorna a prendersela con sua madre, perché sostanzialmente ebbe l’audacia d’innamorarsi di suo zio e di godere del sesso. -8:01 Risate

8:03 E’ una grande storia, ma è la storia del conflitto maschile, del dilemma maschile  e della lotta maschile. Però mi è stato detto che questa è la storia degli esseri umani, aldilà del fatto che vi fossero appena due donne. Salvo che non rieduchi me stessa, penserò sempre che le storie delle donne hanno sempre meno importanza di quelle degli uomini. Una donna avrebbe potuto scrivere l’Amleto, ma l’avrebbe scritto diversamente e non avrebbe avuto un riconoscimento globale. Come dice la scrittrice Margaret Atwood: “ Quando un uomo parla di lavare i piatti è realismo. Quando ne scrive una donna è una sfortunata predisposizione genetica.” – 8:45 Risate

8:46 Questo non è solo un qualcosa che appartiene a quell’epoca. Voglio dire, quando ero una ragazza giovane e volevo disperatamente diventare una regista teatrale, questo è ciò che il docente maschile mi disse: “Bene, ci sono 3 donne registe in Gran Bretagna.” Disse: “Jude” “C’è Joan Knight, che è lesbica, c’è Joan Littlewood che è in pensione e c’è Buzz Goodbody, che si è appena suicidata. Allora quale di queste tre vorresti essere?” – 9: 10 Risate

9:11 Lasciando da parte gli insulti disgustosi sulle donne gay, il fatto è che voleva umiliarmi. Pensava fosse sciocco che io volessi essere una regista. Lo raccontai alla mia amica Marin Alsop, la direttrice d’orchestra e lei disse: “ O sì, beh, il mio insegnante di musica mi disse esattamente le stesse cose. Disse: “Le donne non dirigono”. Ma dopo tutti questi anni abbiamo lasciato il nostro segno; pensi : “Ma ora sarà diverso”. Temo che non sia diverso ora. L’attuale direttore del conservatorio di Parigi ha detto recentemente: “Occorre grande forza fisica per condurre una sinfonia e le donne sono troppo deboli.” – 9:49 Risate

9: 50 L’artista George Baselitz disse: “Il fatto è che le donne non possono dipingere bene – non possono dipingere molto bene.”

9:57 Lo scrittore V.S. Naipaul disse due anni fa: “ Posso leggere due paragrafi e sapere subito se è scritto da una donna, e smetto subito di leggere perché non ne vale la pena per me.”

10: 05 Reazione del pubblico: OOOO

10:08 E continua

10:11 Abbiamo trovato un modo per far sì che le donne e le giovani ragazze smettano di sentire che le loro storie non hanno importanza e che non è permesso loro di essere narratrici di storie. Perché quando tu sei convinta che non puoi rimanere al centro e parlare in nome e per conto del mondo, penserai che puoi offrire le tue opere a un piccolo gruppo selezionato. Tenderai a fare lavori più piccoli per teatri più piccoli, il tuo potere economico diminuirà, il tuo pubblico diminuirà e avrai meno credito come artista. E alla fine, diamo a questi artisti questi incredibili e prominenti spazi nel mondo perché loro sono i nostri narratori.

10:56 Ora, perché dovrebbe importarti se non sei un’artista? Supponiamo tu sia una contabile, un’imprenditrice, medico o scienziata: Dovresti curarti delle donne artiste? Assolutamente devi, perché come puoi notare a partire dalle incisioni rupestri, tutte le civiltà, l’umanità intera hanno sempre fatto affidamento sugli artisti per raccontare la storia umana, e se la storia umana è infine raccontata dagli uomini, credetemi, sarà sugli uomini.

11:28 Iniziamo un cambiamento. Facciamo un cambiamento in tutte le nostre istituzioni e non solo in occidente. Non dimentichiamoci: questo messaggio d’incapacità delle donne di detenere il genio creativo viene raccontata a ragazze e donne in Nigeria, in Cina, in Russia, in Indonesia. In tutto il mondo, alle  ragazze e alle donne  viene detto che non possono comprendere l’idea dell’ispirazione creativa. Voglio chiedervi: Voi ci credete? Voi credete che le donne possano essere dei geni creativi?

12:04 Applausi e saluti

12:09 Allora per favore procedete, supportate le artiste donne, insistete affinché le loro voci siano ascoltate, trovate delle piattaforme sulle quali le loro voci saranno pronunciate. E ricordatevi questo: in un certo senso, se dobbiamo superare questo momento in un mondo dove sappiamo che siamo ineguali, sono gli artisti che devono immaginare un mondo diverso. Faccio appello a tutti gli artisti, donne e uomini, affinché immaginino un mondo dai generi uguali. Dipingiamolo, disegniamolo, scriviamolo, filmiamolo. Se potessimo immaginarlo, allora avremmo l’energia e la resistenza per lavorare alla sua realizzazione.

12:52 Quando guardo questa ragazzina di 11.000 anni fa,  voglio sapere che questa piccola ragazza può ora ergersi in piedi e pensare che ha il pieno diritto di sognare i suoi sogni, che ha il pieno diritto di scegliere del suo destino e che può parlare in nome e per conto del mondo intero, essere riconosciuta e applaudita.

13:13 Grazie

Abbiamo creato dei piccoli “Pezzi di Pace”

operatrici di pace 4 operatrici di pace 3

Vi ricordate l’articolo: Facciamo “Pezzi di PACE”? Le donne Israeliane di ogni religione camminano assieme per la Pace e chiedono alle donne di tutto il mondo, di creare dei messaggi di Pace su tela, che poi loro cuciranno assieme, per realizzare un’immensa coperta, come per avvolgere di Pace la loro Terra martoriata. Le nostre socie non se lo sono lasciato dire due volte e a casa della nostra collaboratrice: Liza (che presto terrà dei corsi di patchwork – come vedete dalle foto è l’unica che ha realizzato un segno di Pace perfetto con questa tecnica), abbiamo realizzato sei pezzi che spediremo in Israele. Molti di noi vorrebbero camminare fisicamente assieme a queste meravigliose Donne in Israele, inserire un biglietto che contenga i dolori più profondi, nel Muro del Pianto o inginocchiarsi nel Giardino del Getsemani, magari ponendo la stessa domanda di Gesù, ma la guerra che sembra eterna, ci spaventa. Nell’attesa che giunga finalmente la Pace in Terra Santa, inviamo una piccolissima traccia di noi, testimone dei nostri pensieri, desideri e auspici, da cuori di Donne a cuori di Donne, per una Pace definitiva, dentro e fuori Israele. Eccovi il link se volete costruire anche voi dei Pezzi di Pace:

http://womenwagepeace.org.il/en/piece-peace-call-action/

Auguri Donne/Sorelle, siamo noi i fiori della Vita!

Cai siluete green3  Migliaia di gesti ogni giorno, relazioni, emozioni, sogni, impegni e lavori da coordinare, possibilmente col sorriso e ti chiedi, nei momenti di stanchezza: si accorgeranno della mia fatica? Capiranno, sentiranno almeno a qualche livello, tutto l’amore che dissemino, persino aldilà di me e dei miei limiti, anche quando sono sfinita? Capiscono che sono sempre tutti nel mio cuore e che ho sempre un pensiero affettuoso per loro? Loro: mio marito, i bambini (anche se non ho avuto la gioia di averne uno, per me tutti i bambini sono in qualche modo miei figli, perché anch’io sono responsabile del loro futuro), le amiche preziose quanto la Luce del Sole, i vicini di casa, i conoscenti che non ho avuto ancora la fortuna di conoscere meglio, come pure le persone incontrate per caso su un treno o su un tablet, che mi hanno donato la loro fiducia ed esperienze di vita. Sembra sempre nulla di eclatante ma, sorelle mie, come e cosa sarebbe la vita senza il nostro sostegno pratico, affettuoso, complice, spiritoso (come solo noi donne sappiamo fare). E la nostra bellezza? La bellezza che cerchiamo di trasferire a ogni ambiente e situazione. Le Donne che hanno sofferto molto e che hanno compenetrato il senso dell’esistenza, sono i doni più potenti dell’Universo e il loro abbraccio sincero e reale è salvifico. Coscienti di questo nostro immenso potere benefico per il Tutto, continuiamo a pulire i pavimenti, mentre cerchiamo soluzioni, lottiamo, lavoriamo e facciamo i salti mortali per tenere assieme i pezzi di questo mondo. Tantissimi auguri Sorelle, per tutto ciò che desiderate e desideriamo!

«Chi è costei che sorge come l’aurora, bella come la luna, fulgida come il sole, terribile come schiere di vessilli spiegati?».

Cantico dei Cantici

Facciamo “Pezzi di PACE”- “Women Wage Peace”in Isreale

Donne di tutte le religioni camminano assieme per la pace. Contribuiamo con “pezzi di pace”

pezzo di pace Avrete sentito parlare della meravigliosa iniziativa “WOMEN WAGE PEACE” nata dalla volontà di  Donne Israeliane di tutte le religioni che camminano assieme per la Pace! Ormai sono più di 11.000 e in costante aumento. Per coinvolgere tutte le donne del mondo, intendono realizzare una immensa coperta patchwork, utilizzando tutti i “pezzi di Pace” che arriveranno. Saranno tessere fatte con amore e immenso desiderio di Pace, realizzate dalle mani di donne di tutto il pianeta. Come non farlo? Anzi perché non organizzare una giornata per crearne diverse assieme per poi spedirle in Israele? Abbiamo anche una collaboratrice esperta di patchwork, che ci aiuterà volentieri. Per chi non conoscesse l’inglese riassumo le istruzioni che troverete al link che riporto in fondo.

Deve essere un pezzo di cotone bianco, largo 35X35 cm.  e occorre lasciare un bordo di 2,5 cm. affinché possa essere cucito assieme a tutti gli altri pezzi. Può essere decorato in qualsiasi modo: ricamato, dipinto o persino con un pennarello indelebile, l’importante è che contenga un messaggio di PACE! Ogni partecipante deve indicare il proprio nome e la nazione di provenienza. Iniziamo subito a creare Pace con le nostre mani e che questa straordinaria coperta  possa scaldare  milioni di cuori con la PACE! Nei prossimi giorni vi indicherò dove ci troveremo e cosa portare. Tutte le costruttrici di Pace sono invitate!

Va poi spedito a In Israel: The Peace Quilt (cc: Aliza Erez) – Atzmon M.P Misgav 2017000 Israel
or
The Peace Quilt (cc: Barbara Bamberger) – 4 Shvil Hashikma St. , Apt 6, Nahariya 2242326 Outside Israel:

Ecco il link con le istruzioni: 

http://womenwagepeace.org.il/en/piece-peace-call-action/

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