Antichi rituali magici della notte di Natale e i nostri auguri!

Cerchiamo di volgere in positivo questo Natale, così diverso, approfittando del maggior tempo e intimità, per risvegliare antiche magie della Vigilia.

E’ tradizione da sempre, dare ai propri animali domestici, parte della cena, perché si dice che gli animali acquistino la parola nella Notte di Natale e se non trattati bene, potrebbero lamentarsi con Gesù…

La Viglia di Natale è da sempre, l’unico momento dell’anno, in cui vengono trasmesse le formule per togliere il malocchio, il fuoco di Sant’Antonio, le verruche , le formule per placare il mare in tempesta e la grandine. E’ anche la notte in cui “guaritori” stanchi, decidono d’iniziare un loro “erede” compresi gli “aggiusta ossa”. E’ importante che le Nonne, le zie, le amiche anziane, trasmettano le formule, aldilà di quel che possa essere la loro efficacia. E’ sempre una conoscenza preziosa, una testimonianza di saggezza popolare, che contiene una verità. Aiutano quasi sempre a guarire, anche laddove la medicina a volte non arriva. Quest’anno saranno magari iniziazioni telefoniche purtroppo, ma l’essenziale è trasmettere la magia e la volontà di guarigione.

Un tempo le donne si recavano al pozzo alla mezzanotte, perché si è sempre creduto che, l’acqua attinta in quel momento, aveva, ha, poteri curativi e benefici. A noi non rimane che aprire il rubinetto di casa, berne un po’ e magari lavarci il viso e le mani, come gesto di rinascita e di purificazione.

Per chi la fortuna di avere un camino, la Vigilia è il momento in cui si fa ardere, per la prima volta, il “Ceppo delle 12 notti”. Un grande ceppo che deve durare fino all’epifania e le cui ceneri devono essere conservate, perché sparse in primavera sulla terra, ne aumenta la fertilità. Per vedere altre usanze, poteri delle 12 notti magiche e come usufruirne: https://www.associazioneculturalerespiromentale.eu/2017/11/30/le-notti-magiche-da-natale-allepifania-come-approfittare-della-loro-forza/

Le ragazze un tempo mettevano sulla stufa una buccia d’arancia con la speranza di leggervi le iniziali del futuro fidanzato. Altri buttavano 12 chicchi di grano in padella e vaticinavano sui 12 mesi a seguire…Ci si può sempre divertire a vedere cosa succede e permettere alle nostre intuizioni di venir fuori.

Esistevano altre credenze, anche oscure, su questa notte. Ricordo con quanto terrore, la mia vecchia tata mi raccontava delle anime in pena che vagavano la notte di Natale…Pare che ne incontrò una. Le donne si prendevano tutte a braccetto e correvano verso casa dopo la messa di mezzanotte. Una preghiera, un pensiero d’amore e di Luce, verso chi ne ha bisogno è sempre doveroso.

Vi auguro come sempre, Ogni Bene, ma quest’anno non basta. Vi, ci auguro di riuscire (siamo tutti in grado di farlo), a trasformare tutta questa prova, con le sue infinite sfumature, in una medicina potentissima. Un farmaco amaro che ci rende più forti, che ci fa prendere piena coscienza di quanto siamo infiniti e di quante risorse abbiamo. Noi siamo più grandi del dolore e le prove esistono solo per farcelo sperimentare. Namastè, saluto e onoro la divinità in ciascuno. Un abbraccio e un brindisi al futuro migliore già alle porte!

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