Possiamo fare molto per vincere la prova del virus

Invocazioni, scudi naturali, accorgimenti spirituali e…

Più si lotta contro un problema, una situazione, una persona, più energie diamo proprio a ciò da cui vorremmo fuggire. E’ una delle leggi base di diverse discipline. Con questo NON s’intende che non bisogna lottare quando è il momento di farlo. Ci si riferisce al continuo logorio interiore, a quel sovrapporsi di idee, emozioni e sentimenti, che creano circoli mentali viziosi, che vanno tutti a beneficio del “male” che vorremmo debellare. Riscontriamo in maniera tangibile, fisica, questo concetto di base, anche, nelle infezioni da Covid 19. Uno dei problemi principali del virus (oltre alla sua estrema contagiosità- QUINDI PER FAVORE SEGUIAMO LE INDICAZIONI ) è che provoca una reazione smisurata del sistema immunitario, con tutte le sue disastrose conseguenze. Ora che dobbiamo affrontare questa prova (esistono sempre diversi motivi, di genere diverso in ogni frangente) avvaliamoci e ripetiamo spesso uno dei decreti più efficaci:

IO BENEDICO IL BUONO E IL BELLO DI QUESTA SITUAZIONE E CHIEDO DI VEDERLO SUBITO

Sì lo so, può sembrare paradossale, ma il benedire…Il dire bene…Anche dei momenti peggiori, ne attenua subito gli effetti nefasti. Anche Greg Braden spiega molto bene il concetto del benedire. Con questa affermazione benediciamo gli aspetti positivi, rafforzandoli e decretiamo (usiamo il nostro potere creatore) di vederne subito, anche a livello materiale gli aspetti positivi. Funziona perché, quando noi abbiamo veramente compreso il motivo della prova, non ne abbiamo più bisogno ed inizia a dissolversi. Non è sempre facile, sono la prima a dirlo, perché a volte, alcune situazioni possono metterci in ginocchio, ma con tanta buona volontà, troviamo il modo di rialzarci. Anche l’Hoponopono va benissimo, rispecchia lo stesso atteggiamento di base. E’ questo il messaggio più difficile tra trasmettere in momenti simili, ma è il più urgente e importante. Per quanto riguarda le nostre protezioni personali, dopo la preghiera e l’invocazione di protezione angeliche che già conoscerete (e il rimanere a casa, l’igiene e le distanze di sicurezza), l’assunzione di vitamina C e D, possiamo indossare quando dobbiamo andare a fare la spesa:

la SHUNGITE, pietra russa nera con spiccate qualità protettive, come pure l’ossidiana. Ricordatevi che vanno purificati ogni giorno…

Possiamo bruciare l’incenso in grani che disinfetta molto l’aria di casa. Eccovi il link di un medico che attesta l’efficacia dell’incenso, del propoli e degli oli essenziali : https://www.youtube.com/watch?v=QSnN8CO9cFc

Eccovi la ricetta dell’olio del Buon Samaritano: (vi prego di verificare se avete allergie, se siete incinte o se prendete farmaci incompatibili, perché gli oli essenziali contengono principi attivi come qualsiasi farmaco ). Va preparato nella misura di 1 a 5. Un quinto di oli essenziali (in totale rispetto all’olio di base – preferibilmente di mandorle). Si consiglia di dimezzare la quantità di olio essenziale di cannella, perché provoca più reazioni. Gli oli sono: Rosmarino, Cannella, Limone, Chiodi di Garofano ed Eucalipto.

Per chi non potesse usare gli oli essenziali i fiori di Bach, CRAB APPLE e WALNUT sono ottimali in questi casi. Per superare le paure collettive: ASPEN, per la paura specifica: MIMULUS e nei momenti acuti: ROCK ROSE.

Ovviamente nessuna indicazione vuole sostituire un parere medico, sono soltanto suggerimenti che possiamo integrare per agevolare un nostro processo interiore.

LAST BUT NOT LEAST: ANDRA’ TUTTO BENE! Ce la facciamo. Vi abbraccio

Lipari e i suoi tesori energetici…

Mille immagini non basterebbero per descrivere la bellezza di quest’isola Eoliana e Lipari, oltre a essere bella, ci permette di attingere a energie straordinarie. Sarebbe già più che sufficiente rilassarsi in riva al mare, per nutrirsi dell’intensità dei colori dell’isola, i suoi profumi, la sua potente energia, protetta e purificata dal resto del mondo, grazie al mare che la circonda…Ma appena si abbassa lo sguardo ci si accorge di essere seduti su una spiaggia intera di ossidiana e di pietra pomice (pietre che derivano dallo stesso vulcano, ma che cambiano totalmente aspetto e proprietà, in base all’acidità dell’eruzione). L’ossidiana nera e la pomice bianca, il nero e il bianco della stessa matrice, quale opera alchemica più sublime?
“Nelle fonti antiche è anche attestato l’uso dell’ossidiana, per pozioni magiche o ricette mediche e viene affermato il suo effetto benefico per la vista e per il viso. Inoltre sono state rinvenute ad Hacilar molte figurine femminili con gli occhi incrostati d’ossidiana. Essa permetteva di vedere oltre la morte, ed, infatti, si definisce spesso l’ossidiana come la “Pupilla degli Dei”, in quanto era supposta, in particolare nel mondo egizio, fare da tramite tra l’uomo e l’altro mondo. C’è chi vi riconosceva proprietà divinatorie e si costruivano sfere d’ossidiana attraverso le quali i veggenti potevano predire il futuro. ” Vi lascio il link per approfondire l’importanza storica dell’ossidiana. http://www.archiviostoricoeoliano.it/wiki/lossidiana

Molti definiscono l’ossidiana la Pietra Sciamanica per eccellenza e i pugnali per le offerte sacrificali di millenni addietro, dovevano essere rigorosamente di questa pietra. L’ossidiana è solo una delle meraviglie energetiche di quest’isola. In località Quattropani si trova la “chiesa vecchia”, il Santuario della Madonna che spezza le catene, chiamato anche Santuario della Madonna della Catena. Sulla facciata si legge la data 1678 e secondo alcune fonti, fu costruito sopra un tempio di Artemide, dove si svolgevano le iniziazioni femminili. Quel che si prova nel santuario è indescrivibile. Lo scenario di cui si gode mozza il fiato ed è circondato da “custodi di pietra” (vedi foto) che sembrano animarsi di luce diversa a ogni ora del giorno. Persino il mio corpo reagisce in maniera imprevedibile ogni volta che visito il Santuario. La Madre spezza le nostre catene interiori permettendoci di proseguire il nostro cammino più liberi e leggeri. Pochi passi nel giardino circostante per ritrovarsi affacciati sull’orizzonte infinito. Il cuore sembra voler cantare e i doni non finiscono qui…

Ho avuto il grande piacere di conoscere un’amica di una grande amica, che gestisce l’albergo Casajanca in località Canneto. Al centro dell’albergo si trova un chiostro arabeggiante, con una vasca di acqua calda naturale di origine vulcanica leggermente solfurea. Immergersi in quell’acqua purificante, che scioglie le tensioni, in un’atmosfera di una bellezza quasi surreale attorniata da persone di gran cuore, cos’altro chiedere alla vita? Una granita con panna e brioche freschissima? Il cibo in Sicilia merita un trattato a se stante.

Lacrima di mare dal vulcano e altre meraviglie naturali…

larimar   Un “pezzo di mare” nato nel fuoco. Si chiama  Larimar e ricorda il mare caraibico della Repubblica Domenicana (unico luogo dove si trova questa bellissima pietra) sebbene derivi da antiche attività vulcaniche. Il vulcano ha partorito gocce di mare…L’elemento acqua nato dal cratere di fuoco; è per questo che è in grado di bilanciare tutte le emozioni.  Questa è solo la prima meraviglia che vedremo oggi. I vulcani ci regalano anche i Fiocchi di Neve, così vengono chiamate le ossidiane con meravigliose inclusioni, note anche come Lacrime d’Apache. fiocco di neve Nessuna è uguale a un’altra, proprio come i fiocchi di neve e le lacrime versate dalle donne Apache per la morte dei loro uomini in battaglia. La leggenda dice che: chi le indosserà NON dovrà più versare lacrime. Le proprietà spirituali di questa pietra sono molto potenti e “invitano” fortemente a lavorare sul proprio lato oscuro.  fluorite  Guardate questi cristalli di Fluorite, figli anch’essi di attività vulcanica…Nascono e crescono con questa doppia forma piramidale! Sì i cristalli, talvolta, anche dopo che sono staccati dalla matrice (l’ho constato di persona), continuano a crescere. La fluorite che aiuta a sviluppare molto la chiarezza mentale e la libertà di pensiero, assume spontaneamente la forma piramidale; una delle forme più potenti e radianti presenti in natura. Ma anche il “GHIACCIO” proviene dall’attività vulcanica: i quarzi ialini, il cui etimo deriva proprio dalla parola greca: ghiaccio.  Quartz Eccovi una splendida drusa (quando più quarzi crescono uniti). Molte altre pietre derivano direttamente o indirettamente da attività vulcaniche tra cui l’ametista, pietra associata alla saggezza e alla spiritualità, incastonata da sempre sull’anello vescovile. cristallo Questa di ametista, è una delle nove lampade di pietra nella nostra sede, che accendiamo la sera, senza altre fonti di luce e l’atmosfera che si crea è davvero magica. Con un po’ di fatica, siamo riusciti a trovare le lampade di pietra di quasi tutti i colori: pietra di luna- bianca, ametista- viola, sale dell’himalaya-arancione, quarzite- blu, aragonite-rosso, fluorite- verde, fluorite arcobaleno che regala raggi colorati incantati, quarzo- rosa e alabastro di Volterra. E’ come godere contemporaneamente di una seduta di cromoterapia e di cristalloterpia…Regalatevi una lampada di sale, ora costano pochissimo e forse vi verrà voglia di collezionarne quante più possibili.

Ricoperta di diamanti NERI si sente depressa…

pietre per benedire la casa Hoshen     Spendere migliaia di Euro in gioielli, senza conoscerne le proprietà, può provocare reazioni indesiderate. Quando una deliziosa Signora mi ha detto quanto li aveva pagati e soprattutto come si sentiva, mi è parso doveroso parlarne. Le qualità delle pietre preziose e semipreziose, sono note da secoli. I Sommi Sacerdoti indossavano efod l’EFOD – il pettorale sacro con le dodici pietre, simbolo delle dodici tribù d’Israele, che aiutava loro a comunicare meglio con il Divino. L’anello Episcopale è sempre di ametista (considerata una delle pietre che agiscono maggiormente a livello spirituale). Ancora oggi, milioni di persone affiggono alla porta di casa, le dodici pietre, come segno di benedizione. L’uso sacro delle pietre si perde nella notte dei tempi, sia come amuleti (vedi le corone dei Re), sia come farmaco sotto forma di elisir, usato con successo, ora più che mai, sia nella medicina ayurvedica che nella spagiria . La cristalloterapia non ha quindi nulla di nuovo. La New Age (nel bene e nel male) ha solo contribuito a diffonderne la conoscenza millenaria. In nessun testo o corso di cristalloterapia (e ne ho frequentati parecchi) ho mai sentito nominare i diamanti neri e la spiegazione è abbastanza ovvia per chi conosce un minimo le qualità delle pietre: i sedimenti inclusi NON lasciano passare la Luce. Difficile star bene indossando ciò che blocca la luce. La luce che ci è indispensabile per vivere. Basti pensare alla depressione dei popoli nordici. Gli alberghi hanno le sbarre alle finestre per evitare i suicidi. Nella cristalloterapia, fino a pochi anni fa, l’unica pietra nera utilizzata era l’ossidiana. Famosissimi i giacimenti, che ho visitato, a Lipari; un tempo ricca, grazie a questa pietra tagliente, con cui si fabbricavano pugnali e coltelli. L’ossidiana sgorga da alcuni vulcani, assieme alla pietra pomice (che come sapete è bianca). E’ lo stesso silicio, ma cambia completamente a secondo della temperatura alla quale esce dal vulcano e Madre Natura, “emette” contemporaneamente sia il nero che il bianco, una sorta di Tao. Le spiagge di Lipari sono infatti bianche e nere. Soggiornarvi suscita molte riflessioni (grazie, Nora, anche per questo).  Ultimamente, grazie anche ai libri sul transurfing dell’autore russo Vadim Zeland, abbiamo conosciuto la Shungite. Forse è stata un po’ sopravvalutata, come tutte le “novità” (per noi occidentali), ma la uso quando devo schermarmi prima di addentrarmi in certi ambienti e, assieme alle altre tecniche, devo dire che questa pietra nera, un po’ come l’abito talare dei preti, sembra funzionare. Le pietre nere vanno comunque indossate con moderazione, perché scatenano quel che non abbiamo ancora risolto dentro di noi, talvolta in maniera prepotente. Trent’anni fa provai una perla nera e dovetti togliermela immediatamente. Mi sentii malissimo. Dopo tanto lavoro su di me, riesco a tollerarla, ma preferisco sempre un “umile” cristallo ialino (cristallo di rocca) che contiene tutti i colori dell’universo. Sia l’ossidiana che la shungite, costano una bazzecola in confronto a un’opaca scheggia di diamante nero che neppure riflette la luce… Lascio a voi ogni riflessione in merito.  Nel prossimo articolo cercherò di sfatare il dannoso luogo comune delle pietre zodiacali.