Pietre abbinate ai segni zodiacali? Spesso peggiorano le cose…

la pietra sbagliata per la persona esaspera i lati negativi

diamanti Scegliere una pietra, importante o meno,  basandosi solo sul segno zodiacale di nascita può creare più danni che giovamento. Perché? Perché il segno zodiacale è determinato dalla posizione del proprio Sole al momento della nascita; ma se il proprio Sole NON ha degli aspetti armonici (succede in più della metà della popolazione mondiale) nel nostro tema di nascita personale secondo la cristalloterapia e l’astrologia, l’energia della gemma NON FA ALTRO CHE ESASPERARE ASPETTI PESANTI E NEGATIVI della persona!  Se Mr. X è del Leone e, magari, ha pure l’ascendente Leone, assieme ad altri aspetti astrologici che indicano un ego particolarmente pronunciato e si compra un bellissimo rubino (pietra che dona fiducia in se stessi, acuisce la determinazione, rafforza il primo chakra e considerato da sempre la pietra del sole) secondo voi che effetto ne trarrà? L’energia della pietra indossata interagisce costantemente con la nostra; è anche per questo che gli alchimisti le utilizzano da secoli e secoli. Mr. X avrebbe bisogno d’indossare dell’argento (nella cristalloterapia si studiano anche le proprietà dei metalli) per non essere perennemente al centro dell’attenzione e per imparare ad ascoltare il prossimo; prima che sia troppo tardi e rimanga completamente solo perché nessuno lo sopporta. E’ molto meglio “potenziare” un aspetto positivo del proprio tema natale, che non dev’essere necessariamente il Sole. Anche il mio Sole, ad esempio, ha alcuni aspetti sofferenti, però la mia Venere è messa benissimo, infatti adoro gli smeraldi (pietra di Venere). Al momento ho solo dei pezzi grezzi montati su argento (vanno benissimo lo stesso e costano poco). Gli elenchi che trovate in rete o nella vetrina del gioielliere, ovviamente si basano solo sui segni zodiacali, la posizione del Sole nei vari mesi dell’anno, ma, ripeto,   molte persone non hanno il Sole in posizione armonica. Certo: se avete la possibilità di potervi comprare tutte le gemme preziose, per abbinarle ai colori degli abiti, fatelo!… Chi resiste al loro fascino? I gioiellieri ormai mi salutano quando mi fermo davanti alle loro vetrine. Basta non indossarli più di qualche ora e purificarli subito dopo. Vedo anche persone che indossano sempre diamanti di una certa caratura, ma che non li purificano mai. Una pietra che non viene mai purificata e ricaricata a un certo punto inizia a “buttare fuori” tutto ciò che ha accumulato a livello energetico e non solo. Talvolta si creano delle piccole macchie o, come succede spesso con la malachite, si spacca.  Per fortuna esistono moltissime pietre semi preziose che hanno lo stesso effetto terapeutico alla portata di tutti. Avevo promesso di parlarvene e spero di essere stata esaustiva. Per qualsiasi domanda, sono qui.

Ricoperta di diamanti NERI si sente depressa…

pietre per benedire la casa Hoshen     Spendere migliaia di Euro in gioielli, senza conoscerne le proprietà, può provocare reazioni indesiderate. Quando una deliziosa Signora mi ha detto quanto li aveva pagati e soprattutto come si sentiva, mi è parso doveroso parlarne. Le qualità delle pietre preziose e semipreziose, sono note da secoli. I Sommi Sacerdoti indossavano efod l’EFOD – il pettorale sacro con le dodici pietre, simbolo delle dodici tribù d’Israele, che aiutava loro a comunicare meglio con il Divino. L’anello Episcopale è sempre di ametista (considerata una delle pietre che agiscono maggiormente a livello spirituale). Ancora oggi, milioni di persone affiggono alla porta di casa, le dodici pietre, come segno di benedizione. L’uso sacro delle pietre si perde nella notte dei tempi, sia come amuleti (vedi le corone dei Re), sia come farmaco sotto forma di elisir, usato con successo, ora più che mai, sia nella medicina ayurvedica che nella spagiria . La cristalloterapia non ha quindi nulla di nuovo. La New Age (nel bene e nel male) ha solo contribuito a diffonderne la conoscenza millenaria. In nessun testo o corso di cristalloterapia (e ne ho frequentati parecchi) ho mai sentito nominare i diamanti neri e la spiegazione è abbastanza ovvia per chi conosce un minimo le qualità delle pietre: i sedimenti inclusi NON lasciano passare la Luce. Difficile star bene indossando ciò che blocca la luce. La luce che ci è indispensabile per vivere. Basti pensare alla depressione dei popoli nordici. Gli alberghi hanno le sbarre alle finestre per evitare i suicidi. Nella cristalloterapia, fino a pochi anni fa, l’unica pietra nera utilizzata era l’ossidiana. Famosissimi i giacimenti, che ho visitato, a Lipari; un tempo ricca, grazie a questa pietra tagliente, con cui si fabbricavano pugnali e coltelli. L’ossidiana sgorga da alcuni vulcani, assieme alla pietra pomice (che come sapete è bianca). E’ lo stesso silicio, ma cambia completamente a secondo della temperatura alla quale esce dal vulcano e Madre Natura, “emette” contemporaneamente sia il nero che il bianco, una sorta di Tao. Le spiagge di Lipari sono infatti bianche e nere. Soggiornarvi suscita molte riflessioni (grazie, Nora, anche per questo).  Ultimamente, grazie anche ai libri sul transurfing dell’autore russo Vadim Zeland, abbiamo conosciuto la Shungite. Forse è stata un po’ sopravvalutata, come tutte le “novità” (per noi occidentali), ma la uso quando devo schermarmi prima di addentrarmi in certi ambienti e, assieme alle altre tecniche, devo dire che questa pietra nera, un po’ come l’abito talare dei preti, sembra funzionare. Le pietre nere vanno comunque indossate con moderazione, perché scatenano quel che non abbiamo ancora risolto dentro di noi, talvolta in maniera prepotente. Trent’anni fa provai una perla nera e dovetti togliermela immediatamente. Mi sentii malissimo. Dopo tanto lavoro su di me, riesco a tollerarla, ma preferisco sempre un “umile” cristallo ialino (cristallo di rocca) che contiene tutti i colori dell’universo. Sia l’ossidiana che la shungite, costano una bazzecola in confronto a un’opaca scheggia di diamante nero che neppure riflette la luce… Lascio a voi ogni riflessione in merito.  Nel prossimo articolo cercherò di sfatare il dannoso luogo comune delle pietre zodiacali.