Modi antichi per Aiutare Madre Natura anche oggi

Basta poco per fare la differenza

  La giornata mondiale della Terra, oggi 22 aprile. Fino a 50 anni fa, sarebbe stato inutile addirittura pensare a  una giornata simile, perché Madre Natura veniva omaggiata tutti i giorni. Il parroco del paese veniva a benedire le terre anche 2 volte l’anno. Si recitavano i salmi e altre preghiere (purtroppo la maggior parte di esse moriranno assieme agli ultimi anziani che le conoscono) a protezione dalle calamità naturali. Uno dei miei ricordi più struggenti di mio padre, è quando lo colsi di sorpresa, mentre ringraziava l’albero che ci aveva dato delle pesche così belle e ne accarezzava le foglie. Si festeggiavano gli equinozi e i solstizi, si ammirava il cielo stellato, si conoscevano le erbe e si seguivano i ritmi lunari per i lavori. I bambini crescevano ascoltando racconti sugli gnomi, i folletti dispettosi, le fate, le salamandre, le ondine e i ricercatori dello spirito, conoscevano le forze degli elementali. Questo è solo un misero accenno all’importanza che l’umanità ha sempre riconosciuto alla Terra, alla Dea Madre, considerandola la sposa di Padre Cielo. A questo link troverete la storia, antica quanto noi pellegrini di questa Terra: https://it.wikipedia.org/wiki/Grande_Madre

In sud America il culto è ancora molto sentito e festeggiano la PACHAMAMA in diversi modi:http://comune-info.net/2014/08/pachamama/

Noi che possiamo fare? Sappiamo che la maggior parte dei danni sono provocati da uno sfruttamento sconsiderato, bieco ed egoistico da parte di pochi potenti della terra, ma ricordiamoci che di fronte al Creato, la nostra intenzione vale quanto la loro e noi siamo molti di più!  Oltre a ridurre gli sprechi, fare la differenziata, firmare petizioni – occorre stimolare un risveglio delle coscienze e questo vale per al maggior parte dei problemi che affliggono l’umanità.  Ringraziamo, benediciamo, offriamo, spargiamo positività, seminiamo, preghiamo e cerchiamo d’insegnare ai bimbi, ai ragazzi, ad apprezzare le meraviglie del Creato. Regaliamo tempo, amore e apprezzamento alla nostra Terra, fonte della nostra vita qui, accompagnando i ragazzi a guardare un prato fiorito, piantando assieme a loro semi in luoghi devastati (vedi la tecnica dei seed balls: http://www.apuaneducazione.it/materiale_laboratori.html

Che questi gesti d’amore ci salvino dall’alienazione dilagante. Metà della popolazione mondiale vive nelle città, dove il contatto con la Terra viene meno, snaturandoci e creando di conseguenza, tutti gli squilibri che vediamo. La compassione, la saggezza, il saper accettare i tempi e l’invecchiamento,  sono proprio alcune  delle tante virtù attribuite, da sempre, alla Terra, che Lei ci porge generosamente. Quante volte ci manca lo spazio vitale, il silenzio, quel senso di armonia che ci pervade mentre ammiriamo un tramonto…Ci stiamo incarcerando da soli. Quel che era nostro, paradossalmente ora sembra un sogno da ricchi…E lo chiamano progresso. Certo, alcune cose aiutano molto, ma perché non fare un ulteriore passo avanti, integrando il meglio del passato con i vantaggi di oggi?

Cosa posso fare per il mondo? “L’uomo che pianta alberi”

piantare alberi start planting Migliorare il clima, purificare l’aria che respiriamo è una cosa fattibile per ciascuno di noi e NON dobbiamo aspettare, e tanto meno delegare, il compito a nazioni sonnolenti. Come? PIANTANDO ALBERI e SEMI! Ogni albero può assorbire mediamente circa 10 kg di CO2 l’anno.  Grazie a una cara amica, Gabriella Campioni, ricercatrice,  scrittrice e curatrice di molte splendide iniziative, tra cui la sua pagina facebook:  https://www.facebook.com/laforestasilenziosa/  (“La Foresta Silenziosa” è un’oasi che colma il cuore, con gli esempi di persone straordinarie che silenziosamente fanno dei miracoli per il bene di tutti) mi  è arrivata la notizia che anche in Sardegna è nata un’associazione di volontari “L’uomo che pianta alberi” per il rimboschimento di aree devastate. http://www.italiachecambia.org/2017/07/io-faccio-cosi-175-uomo-che-pianta-alberi/#   Per merito di una  delle  diverse tecniche di coltivazione sostenibile, del famoso botanico e filosofo giapponese Fukuoka; secondo la quale si impastano letteralmente acqua, semi e argilla (alcuni aggiungono anche un po’ di concime, a seconda delle esigenze del terreno), buona parte dei semi germinano, rinverdendo distese desolate, regalandoci ossigeno e assorbendo l’anidride carbonica in eccesso che sta sconvolgendo il clima del pianeta. Nel 2007 un bambino tedesco, Felix, venne a sapere dell’opera del Premio Nobel della Pace, Maathai, che aveva piantato 30.000.000 di alberi e già nel 2010, grazie ai tanti collaboratori, fu piantato il milionesimo albero in Germania. Supportato dai genitori, ha fondato un’associazione internazionale che si chiama: “Plant for the Planet”, il cui pragmatico motto è: Stop talking start planting!  http://www.plant-for-the-planet.org/media/datastore/cms/media/download/2014-12-08-195808-italiano_informazioni_e_retroscena_plant-for-the-planet.pdf  Smettiamola di parlare e iniziamo a piantare! terrazzo auntunnale 1  Questo è il  piccolo terrazzo di casa nostra, sede dell’associazione a La Spezia.  Sessanta piccoli alberi in questa foto sfoggiano la loro veste autunnale, aspettando assieme a noi di far parte di… Beh di questo parleremo un’altra volta. Seminiamo, seminiamo; perché porta sempre frutti.

https://www.facebook.com/laforestasilenziosa/

http://www.plant-for-the-planet.org/media/datastore/cms/media/download/2014-12-08-195808-italiano_informazioni_e_retroscena_plant-for-the-planet.pdf

http://www.italiachecambia.org/2017/07/io-faccio-cosi-175-uomo-che-pianta-alberi/#

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: